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martedì 14 luglio 2020

SE NON CREDERETE, NON RESTERETE SALDI / mercoledì XV sett. T.O.



Le letture ci mostrano che la Parola di Dio è viva ed efficace, si compie nonostante ogni altra cosa o persona in contrario.  Ma è poi la posizione dell’uomo nei suoi confronti che fa la differenza. Nel caso del re Acaz e del popolo, protetti dal Signore contro i nemici, la loro mancanza di fede li fa tremare come foglie al vento. Dio li rassicura tramite il profeta che conclude: sarete protetti Ma se non crederete, non resterete saldi”.
Il  caso delle città sul lago di Galilea è molto più grave: Gesù parla del loro rifiuto della Parola che ha il potere, non di annullarla o renderla inefficace, ma di escludere chi sceglie di rifiutarla, di vanificare per lui il progetto di salvezza di Dio.
Prospettiva terribile.
Invece la Chiesa ci aiuta ancora contemplando oggi la figura di san Camillo De Lellis. Dopo una vita molto disordinata, circondata però dalla preghiera di famigliari, in particolare lo zio cappuccino, diventerà san Camillo, dalle “mani impastate di carità” cioè molto concretamente sporche per amore di tutto ciò che può entrare in contatto con le mani se si curano e si lavano ammalati dipendenti per ogni bisogno.

Prima Lettura  Is 7, 1-9
Se non crederete, non resterete saldi.
Dal libro del profeta Isaìa
Nei giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Ozìa, re di Giuda, Resin, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelìa, re d’Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. Fu dunque annunciato alla casa di Davide: «Gli Aramei si sono accampati in Èfraim». Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano gli alberi della foresta per il vento.
Il Signore disse a Isaìa: «Va’ incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. Tu gli dirai: “Fa’ attenzione e sta’ tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumanti, per la collera di Resin, degli Aramei, e del figlio di Romelìa. Poiché gli Aramei, Èfraim e il figlio di Romelìa hanno tramato il male contro di te, dicendo: Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl.
Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà!
Perché capitale di Aram è Damasco
e capo di Damasco è Resin.
Capitale di Èfraim è Samarìa
e capo di Samarìa il figlio di Romelìa.
Ancora sessantacinque anni
ed Èfraim cesserà di essere un popolo.
Ma se non crederete, non resterete saldi”».

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 47
Dio ha fondato la sua città per sempre.

Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re.
Dio nei suoi palazzi
un baluardo si è dimostrato
Ecco, i re si erano alleati,
avanzavano insieme.
Essi hanno visto:
atterriti, presi dal panico, sono fuggiti.
Là uno sgomento li ha colti,
doglie come di partoriente,
simile al vento orientale,
che squarcia le navi di Tarsis. 

Canto al Vangelo 
 Sal 94 
Alleluia, alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 11, 20-24
Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!». 

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