Lettera del Patriarca Card. Louis Sako
alla chiesa caldea in occasione della festa del patrono S. Tommaso
…
Quando l’Apostolo Tommaso all’ottavo
giorno si riunì all’assemblea “alla chiesa” nel cenacolo, vide Gesù in un modo
diverso; lo vide dall’interno, e in un modo
spontaneo si inginocchiò davanti a lui, manifestando pubblicamente la sua fede:
“mio Signore e mio Dio” (Gv 20,28). Si tratta di una testimonianza commovente!
Questa fede intuitiva è la fede della
Chiesa caldea con i suoi vescovi e sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli.
Una fede che spinge a seguire Gesù con coraggio, a servire i bisognosi con
gioia. Questa fede manifesta nello stesso tempo l’importanza di inserirsi nella
chiesa-assemblea, come fece Tommaso.
Ecco che oggi io mi prostro davanti a
Cristo come Tommaso, rinnovando la mia fede con tutto il mio pensiero e
sentimento, con ferma speranza, dicendo: “Mio Signore e mio Dio”. Vi invito tutti a fare lo stesso.
Questi temporali non piegheranno la mia
perseveranza nel continuare la mia missione e il mio servizio, con tutta la
decisione e fedeltà, dato che l’esperienza mi ha insegnato ad avere pazienza e
costanza, nella certezza che è Dio che vede e dà la ricompensa, non il tale o
il tal altro. Ringrazio con stima tutte le penne eminenti che stanno dalla
parte della verità, difendendola.
Miei cari, questa è un’occasione dataci
dal Vangelo per un cambiamento personale e comunitario, per la chiesa e la
gente, per essere più vicini a Cristo, più fedeli a lui, più in armonia e
unità, più solidali. Dio ci darà la saggezza per compiere gli emendamenti
necessari, conservando la purezza di origine della nostra
tradizione tramandataci da duemila anni.
La nostra chiesa caldea resterà un unico
corpo vivente, nonostante la diversità dei doni e degli incarichi, delle
culture, della diversità dei pareri. La nostra chiesa resterà pioniera nella
sua missione e nel servizio, perché porta in sé le sofferenze di Cristo tramite
le persecuzioni e i martiri. La nostra chiesa resterà la voce dei fedeli nelle
loro circostanze difficili, soprattutto per coloro che sono rimasti nella madre
patria.
…
Vorrei qui rivolgere una parola di
ringraziamento alle persone generose che hanno aiutato i loro fratelli durante
l’esodo forzato, e nel loro ritorno ai loro paesi, e anche durante la pandemia
del Coronavirus.
….
“Essere caldeo non è una dottrina
religiosa”: non c’è al mondo una dottrina religiosa caldea, come non esiste al
mondo una dottrina religiosa armena. È un discorso insensato! La dottrina
religiosa caldea è cattolica, mentre l’identità del nostro popolo è l’essere
caldeo.
Quest’anno sembra che non potremo riunire
il nostro sinodo annuale in agosto, come d’abitudine, a causa della pandemia
del coronavirus …
La preghiera di S. Tommaso e la sua
intercessione siano sempre con noi.
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