Incendi in Siberia con animali intrappolati. |
Cosa possiamo fare di fronte alla pandemia del
covid-19? Cosa possiamo fare di fronte al cambiamento climatico che impazzisce in
questa estate che vede un caldo record nell’Artico e incendi senza fine in
Siberia? Ci avviciniamo ad un punto di non ritorno di cui non siamo capaci di
misurare le conseguenze.
La fede in Dio ci fa comprendere che “non è subito
la fine” e che persino la fine, nelle sue mani, è un momento di salvezza. Dio è
garante della nostra vita e della nostra morte, di quella dei nostri figli e ci
basta compiere la sua volontà. Dio è il garante del nostro equilibrio e la
soluzione alla nostra ansia. Ma non è fatalismo o disinteresse. È risveglio, per
fare nella mia vita tutto quello che il Padre vuole da me, è vita aperta
agli orizzonti più grandi che dà valore anche alle cose più piccole, perché i
piccoli e la loro vita sono preziosi per Dio.
Non possiamo disinteressarci dal contagio che continua da noi e infierisce
in tante zone del mondo, né dal clima che impazzisce, e dobbiamo chiederci: cosa
posso fare? Cosa posso fare da solo, e cosa posso fare assieme agli altri per innescare
un movimento dal basso? Per il Covid-19 tutti sembrano abbastanza consapevoli del
problema. È lo stesso per il rispetto della natura e la lotta contro l’inquinamento
e il cambiamento climatico?
Incendi in Siberia. |
Parlando di ecologia integrale , papa Paolo VI prima,
papa Francesco poi, ci hanno indicato la via: l’uomo non può essere pensato senza
il suo rapporto con la natura, l’ecologia non può essere pensata senza giustizia
sociale, senza dare importanza ai piccoli. Parlando di economia circolare indicano l'unica soluzione possibile a risorse che non sono infinite, perché, come tutte le realtà, il nostro pianeta è un sistema chiuso e limitato. Come cristiani sappiamo anche che il
fine della vita umana è l’apertura a Dio, la vita eterna, mentre non abbiamo stabile
dimora in questo mondo.
Prima
Lettura Is 10, 5-7. 13-16
Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare?
Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare?
Così dice il Signore:
Oh! Assiria, verga del mio furore,
bastone del mio sdegno!
Contro una nazione empia io la mando
e la dirigo contro un popolo con cui sono in collera,
perché lo saccheggi, lo depredi
e lo calpesti come fango di strada.
Essa però non pensa così
e così non giudica il suo cuore,
ma vuole distruggere
e annientare non poche nazioni.
Poiché ha detto:
«Con la forza della mia mano ho agito
e con la mia sapienza, perché sono intelligente;
ho rimosso i confini dei popoli
e ho saccheggiato i loro tesori,
ho abbattuto come un eroe
coloro che sedevano sul trono.
La mia mano ha scovato, come in un nido,
la ricchezza dei popoli.
Come si raccolgono le uova abbandonate,
così ho raccolto tutta la terra.
Non vi fu battito d’ala,
e neppure becco aperto o pigolìo».
Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare
o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia?
Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna
e una verga sollevare ciò che non è di legno!
Perciò il Signore, Dio degli eserciti,
manderà una peste contro le sue più valide milizie;
sotto ciò che è sua gloria arderà un incendio
come incendio di fuoco.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 93
Il Signore non respinge il suo popolo.
Calpestano
il tuo popolo, Signore,
opprimono la tua eredità.
Uccidono la vedova e il forestiero,
massacrano gli orfani.
opprimono la tua eredità.
Uccidono la vedova e il forestiero,
massacrano gli orfani.
Dicono:
«Il Signore non vede,
il Dio di Giacobbe non intende».
Intendete, ignoranti del popolo:
stolti, quando diventerete saggi?
il Dio di Giacobbe non intende».
Intendete, ignoranti del popolo:
stolti, quando diventerete saggi?
Chi ha
formato l’orecchio, forse non sente?
Chi ha plasmato l’occhio, forse non vede?
Colui che castiga le genti, forse non punisce,
lui che insegna all’uomo il sapere?
Chi ha plasmato l’occhio, forse non vede?
Colui che castiga le genti, forse non punisce,
lui che insegna all’uomo il sapere?
Poiché
il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore.
Canto al Vangelo Mt 11,25
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
Vangelo Mt 11, 25-27
Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore.
Canto al Vangelo Mt 11,25
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
Vangelo Mt 11, 25-27
Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
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