Come si fa a dire che il popolo di Israele è il Popolo Eletto con la guerra a Gaza?
Tranne rarissime eccezioni, anche i più favorevoli a Israele riconoscono che la sua azione nella guerra contro Hamas ha superato la sola legittima difesa. Ciononostante bisogna rimanere prudenti e non lasciarsi trasportare dall’emozione nei giudizi in argomenti così seri. Non a caso Papa Leone ha detto chiaramente che, pur condannando la situazione, “finora la Santa Sede non usa la parola genocidio”, mentre questa parola spopola un po' ovunque.
Comunque l’argomento che vorrei trattare oggi è un altro ma importantissimo per noi cristiani perché tocca la Rivelazione: il Popolo di Israele (gli ebrei) è il Popolo eletto da Dio tra tutti i popoli ? Lo è ancora? Oppure lo è stato ma non lo è più visto come si comporta oggi?
Perché questo argomento ci interessa molto? Innanzitutto perché storicamente il presunto rigetto da parte di Dio di Israele come suo Popolo in quanto “Popolo Deicida” (cioè che ha ucciso l’Uomo Dio, Gesù Cristo) ha giustificato lungo i secoli persecuzioni e crimini contro gli ebrei e l’antisemitismo come sfondo culturale. Infatti si diceva che avendo ucciso Gesù e non avendolo riconosciuto come Messia, gli ebrei si erano attirati la maledizione di Dio. Un altro approccio è la teoria della sostituzione: Israele è stato il Popolo di Dio fino alla venuta di Gesù, oggi il vero Popolo di Dio è la Chiesa che sostituisce Israele nel piano di Dio. Anche questo modo di vedere favoriva le persecuzioni e “l’insegnamento del disprezzo” nei confronti di tutti gli ebrei in quanto ebrei. Tutto questo è molto grave. Vedremo che la Bibbia ci porta a ragionare diversamente. Approfondiremo, ma citiamo fin da adesso una frase di san Paolo riguardo al Popolo ebraico : “infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!”. (Romani 11, 29).
C'è un altro aspetto ancora più profondo a livello dei principi : qualcuno dice che Israele non è mai stato il Popolo eletto. All’Assemblea Generale delle Nazioni Unite 2025, il presidente colombiano, Gustavo Petro ha tuonato: “non esiste nessun popolo eletto, né Israele, né gli USA. C'è un solo popolo eletto da Dio. È tutta l’Umanità”. Se Israele non è mai stato il Popolo eletto, allora la Bibbia è sbagliata, “l’hanno scritta gli uomini e non Dio”, non possiamo più credere alla Bibbia come Parola di Dio, o, per lo meno, dobbiamo cambiare totalmente la sua interpretazione. Ecco il punto centrale.
Probabilmente il presidente colombiano non conosce molto bene la Bibbia, non sa cosa intende Dio quando dice che Israele è il Popolo eletto. Papa Benedetto XVI notava che, anche noi cristiani, vediamo spesso l’onnipotenza di Dio come capacità di schiacciarci, come fanno i potenti della terra, mentre Dio è onnipotenza come amore, servizio. Dicendo che Israele e gli USA non sono popoli eletti, Petro voleva certamente dire che non esiste per loro alcun diritto divino a dominare su altri popoli. E in questo ha veramente ragione. Israele non può in nessun caso invocare la Bibbia per pretendere di dominare sugli altri popoli. Proprio leggendo la Bibbia comprendiamo che l’elezione di Israele da parte di Dio esclude ogni imperialismo, ogni progetto di potenza sugli altri. D’altronde il sistema politico voluto da Dio per Israele nel deserto e fino a Samuele è una comunione che parte dal basso, prima ogni famiglia, poi gruppi di famiglie, che diventano tribù, e queste si uniscono in una federazione delle tribù, unite dall’origine comune in Abramo, Isacco e Giacobbe, e dalla fede comune nel Dio dei Padri. Questo sistema prevede che solo che, nei momenti di crisi, Dio faccia sorgere un “giudice”, una figura carismatica che raduna le energie per combattere i nemici, o per ricordare i precetti di Dio che assicurano una vita retta e felice. Purtroppo il desiderio di grandezza e potere abita sempre nel cuore dell’uomo e a un certo momento, proprio al tempo di Samuele il popolo chiede un re, per “essere come gli altri popoli”!
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