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giovedì 9 ottobre 2025

CESSATE IL FUOCO: È NECESSARIA LA VOLONTÀ DI PACE! / Su Gaza e altri conflitti. 09-10-2025.



Mentre ci rallegriamo per la prospettiva del cessate il fuoco a Gaza, che, come ha scritto il Cardinale Pizzaballa, è solo un primo passo di un cammino che può essere lungo e difficile, voglio ricordare una verità molto semplice e fondamentale: affinché cessino i conflitti di qualsiasi ogni genere è indispensabile la volontà di pace da parte dei contendenti! Specialmente se vogliamo camminare verso una riconciliazione.

Invece, come nel passato ma oggi più che mai, assistiamo a polarizzazioni estreme, alla diffusione di notizie che non cercano la verità ma, anche quando non sono totalmente inventate, sono soltanto propagandistiche. Assistiamo in generale nelle nostre società ad un alzare di toni, a provocazioni e violenze che si vorrebbero giustificare, e a un rimpallo di colpe che non possono aiutare la causa della pace. 

Certo, la verità storica è molto importante ma sappiamo che prima di arrivare ad una autentica verità storica ci vuole molto studio, l’esame di molti fattori, molta prudenza, e molta disposizione alla misericordia, alla comprensione per mettersi nei panni dei protagonisti. Gesù ci mette in guardia tante volte nel Vangelo contro il giudizio imprudente e il giudizio che non vuole servire la verità ma servirsi della verità come di un'arma contro l’altro. Inoltre la Storia, e ogni storia, sono piene di torti reciproci: se ci lasciamo guidare solo dalle rivendicazioni fondate sui torti subiti, possiamo risalire fino ad Adamo ed Eva a rinfacciarci le ingiustizie subite, e continuare fino alla fine del mondo a litigare. Bisogna, ad un certo momento, avere la volontà di spezzare questa spirale della violenza, che inizia prima nel cuore, poi diventa verbale, poi si concretizza negli atti. La tensione deve decrescere, probabilmente seguendo il percorso inverso: "cessate il fuoco", poi dialogo, e infine riconciliazione.

Già il Siracide aveva parole molto profonde riguardo alla grande virtù della prudenza, sempre necessaria: 

"Chi si fida con troppa facilità è di animo leggero,.. . 5 Chi si compiace del male sarà condannato; 6 chi odia la loquacità sfugge al male. 7 Non riferire mai una diceria e non ne avrai alcun danno; 8 non parlarne né all`amico né al nemico, e se puoi farlo senza colpa, non svelar nulla. 9 Altrimenti chi ti ascolta diffiderà di te e all`occasione ti avrà in odio. 10 Hai udito una parola? Muoia con te! Stá sicuro, non ti farà scoppiare. 11 Per una parola lo stolto ha i dolori, come la partoriente per un bambino.  12 …Non credere facilmente 13 Interroga l`amico: forse non ha fatto nulla, e se qualcosa ha fatto, (interrogalo) perché non continui più. 14 Interroga il prossimo: forse non ha detto nulla, e se qualcosa ha detto, perché non lo ripeta. 15 Interroga l`amico, perché spesso si tratta di calunnia; non credere a ogni parola. 16 C`è chi scivola, ma non di proposito; e chi non ha peccato con la sua lingua? 17 Interroga il tuo prossimo, prima di minacciarlo; fà intervenire la legge dell`Altissimo". (Siracide 19,4-17).

Il Concilio Vaticano II non ha rinnegato nulla delle Verità rivelate ma ha molto contribuito a cambiare il nostro modo di vedere il loro rapporto con le persone con due indicazioni fondamentali : è molto di più ciò che unisce i cristiani delle varie confessioni che ciò li separa. Questo è vero e si applica anche in tante altre situazioni tra persone e gruppi diversi. Se guardiamo solo ciò che ci separa o il male dell'altro, camminiamo verso una separazione sempre più profonda e verso la guerra. Inoltre il Concilio ha parlato di Dignità Umana. Devo rispettare la coscienza di ognuno nel suo cammino verso la verità e la sua dignità di persona. Questo non significa assolutamente come dicono i detrattori del Concilio che esso ha affermato che tutte le religioni sono uguali o si equivalgono, o che esiste solo la verità soggettiva di ciascuno. Il relativismo non insegna la verità e spesso diventa una dittatura nella società. Ma Dio ha tanto amato il mondo da donarsi per la salvezza delle persone e non per la salvezza delle dottrine.

Nel confronto con l’altro il rispetto che avrò per lui è fondamentale affinché le differenze non portino al conflitto e alla guerra e che ognuno possa esprimere in modo costruttivo la propria esperienza ed essere ascoltato. I vescovi del Nord Africa parlavano di “disarmare i cuori”. Gesù rimane l’esempio assoluto di chi ha proclamato con forza la verità e ci ha insegnato il discernimento, pur essendo mite di cuore, sempre pronto all’accoglienza. 

È desolante vedere persone che dicono di cercare la pace e giustificano la violenza e il vandalismo.


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