Visualizzazioni totali

giovedì 23 ottobre 2025

COME LIBERARSI DAL DEMONIO 3/7. - Lettera pastorale di Mons. Suetta. 23 ottobre 2025.



RITROVARSI, NOSTRO MALGRADO, CON IL DIAVOLO PRESENTE NELLA NOSTRA VITA

Una parola va detta anche per coloro che, pur non avendo fatto nulla per attirare il diavolo nella propria vita, si ritrovano oggetto di una sua presenza e azione particolari. Questo può avvenire o perché altri lo hanno mandato, o perché, per qualche motivo, il demonio li ha presi di mira. A coloro che fanno fatica a capacitarsi di questo, ricordiamo quello che abbiamo detto all’inizio: gli angeli sono persone come noi, e così come possiamo trovare una persona cattiva che ci vuole fare del male, oppure qualcuno che viene assoldato da altri per attaccarci, così possiamo trovare dei demoni che, o di propria iniziativa o perché assoldati da altri, decidono di colpirci.

La vittoria sul diavolo: come mantenersi liberi dal demonio

Come si evince da moltissimi passi evangelici, Gesù Cristo è venuto a liberarci principalmente da due cose: dal peccato e dal regno di satana.

Tutti coloro che accolgono Gesù come loro Salvatore, seguono i suoi insegnamenti e ricorrono ai mezzi che Lui ci ha lasciato, ottengono il perdono di tutti i loro peccati, e con questo acquistano una vita di grazia, ossia la partecipazione alla vita di Dio. Nelle anime in grazia dimora Dio, Padre Figlio e Spirito Santo, che vuole condividere con l’uomo la sua vita, e con essa ogni altro bene.

Laddove si instaura il Regno di Cristo, viene naturalmente sradicato e distrutto il regno di satana, e, come accennavamo, insieme alla liberazione dal peccato l’uomo ottiene anche la liberazione dalla sua soggezione al demonio. Questo è un fatto di cui i cristiani hanno fatto e fanno continuamente esperienza, specialmente in quei luoghi dove la presenza e l’azione dei demoni è più diffusa. È così che, come avveniva in Italia nei tempi della prima evangelizzazione, ancora oggi nei luoghi di missione questa esperienza è causa di molte conversioni: gli uomini di quelle nazioni constatano infatti come gli “spiriti” dei culti pagani riescono a colpire tutti fuorché i cristiani. Testimonianza questa che, in Gesù Cristo, Dio stesso è venuto in mezzo a noi, e ha preso dimora in coloro che lo hanno accolto.

Qui viene manifestato l’inganno con cui questi spiriti illudono gli uomini che ricorrono a loro: il far credere di essere come Dio, e quindi di essere una valida alternativa al Creatore.

La realtà è che il diavolo è soltanto una creatura. Potente sì, ma limitata, e davanti a Dio e a coloro che lo rappresentano è costretto a riconoscere il proprio nulla e a ritirarsi (Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica 395).

In effetti è proprio così. Chi vive in grazia di Dio non ha nulla da temere dal demonio. Chi si impegna a vivere una vita secondo Dio, nell’osservanza dei comandamenti e nel ricorso regolare e frequente alla preghiera e ai sacramenti, è immune dall’azione del diavolo.

Lo ripetiamo: se io sono in grazia di Dio e mi nutro regolarmente della sua Parola, della preghiera e dei sacramenti della Confessione e della Comunione, anche se qualcuno facesse qualcosa per provocare un’azione del demonio contro di me, quella maledizione rimarrebbe senza effetti, o al massimo, se il Signore nella sua Provvidenza volesse donarmi un po’ di Croce, avrebbe un effetto molto limitato.

Cosa fare se mi trovo vittima di un’azione straordinaria del demonio  (Segue ...)


Nessun commento:

Posta un commento