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sabato 27 gennaio 2024

SAN PAOLO ERA CONTRO IL MATRIMONIO? UNA SECONDA LETTURA CHE PONE MOLTI PROBLEMI / IV Dom. T.O., B., 2024



La seconda lettura di questa domenica (IV T.O., B.) è tratta dalla 1 Corinzi, capitolo 7. Quei 4 versetti (1 Cor 7,32-35) possono suscitare interrogativi. Per questo la anticipo perché vale la pena aiutare a comprenderla. Una prima cosa da fare è leggere tutto il Capitolo 7. Questo illuminerà già alcuni di questi interrogativi. Può anche suscitarne di nuovi, ma comunque farà comprendere un dato fondamentale: quell’insegnamento di Paolo si situa in un contesto, e non lo conosciamo pienamente. Da una parte egli scrive “Riguardo a ciò che mi avete scritto” e non abbiamo questa lettera. D’altra parte la cultura dell’epoca e la situazione precisa della comunità di Corinto non ci sono familiari. 
È chiaro però che i principi del progetto di Dio verso il matrimonio, la famiglia e la sessualità non cambiano. Scrivendo ad altre comunità Paolo dona altre risposte che completano il discorso fatto ai Corinzi. Il tutto deve essere integrato evidentemente con l’insegnamento di Gesù e degli altri apostoli. Non esitiamo quindi a leggere gli altri passi della Scrittura che riguardano il matrimonio e la sessualità, e soprattutto ascoltare l’insegnamento della Chiesa al riguardo. Da questa lettura, poi, innanzitutto emerge un dato fondamentale: conta prima di tutto il Signore e il suo servizio. Solo lui può colmare veramente il cuore dell’uomo e della donna. C'è quindi un forte appello a vivere in castità, dedicarsi pienamente al Signore, e se si è sposati, a cercare nello Spirito Santo il dominio di sé, delle proprie passioni (Galati 5,22). Inoltre, nelle situazioni in cui ci troviamo a vivere, deve sempre predominare la carità. Lasciamoci quindi nutrire da questa lettura, non esitando attraverso la catechesi a comprendere meglio ciò che il Signore vuole per ciascuno di noi oggi. 


1 Corinzi 7

1 Riguardo a ciò che mi avete scritto, è cosa buona per l'uomo non toccare donna, 2 ma, a motivo dei casi di immoralità, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.

3 Il marito dia alla moglie ciò che le è dovuto; ugualmente anche la moglie al marito. 4 La moglie non è padrona del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è padrone del proprio corpo, ma lo è la moglie. 5 Non rifiutatevi l'un l'altro, se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera. Poi tornate insieme, perché Satana non vi tenti mediante la vostra incontinenza. 6 Questo lo dico per condiscendenza, non per comando. 7 Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno riceve da Dio il proprio dono, chi in un modo, chi in un altro.

8 Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; 9 ma se non sanno dominarsi, si sposino: è meglio sposarsi che bruciare.

10 Agli sposati ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si separi dal marito - 11 e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito - e il marito non ripudi la moglie.

12 Agli altri dico io, non il Signore: se un fratello ha la moglie non credente e questa acconsente a rimanere con lui, non la ripudi; 13 e una donna che abbia il marito non credente, se questi acconsente a rimanere con lei, non lo ripudi. 14 Il marito non credente, infatti, viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, ora invece sono santi. 15 Ma se il non credente vuole separarsi, si separi; in queste circostanze il fratello o la sorella non sono soggetti a schiavitù: Dio vi ha chiamati a stare in pace! 16 E che sai tu, donna, se salverai il marito? O che ne sai tu, uomo, se salverai la moglie?

17 Fuori di questi casi, ciascuno - come il Signore gli ha assegnato - continui a vivere come era quando Dio lo ha chiamato; così dispongo in tutte le Chiese. 18 Qualcuno è stato chiamato quando era circonciso? Non lo nasconda! È stato chiamato quando non era circonciso? Non si faccia circoncidere! 19 La circoncisione non conta nulla, e la non circoncisione non conta nulla; conta invece l'osservanza dei comandamenti di Dio. 20 Ciascuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato. 21 Sei stato chiamato da schiavo? Non ti preoccupare; anche se puoi diventare libero, approfitta piuttosto della tua condizione! 22 Perché lo schiavo che è stato chiamato nel Signore è un uomo libero, a servizio del Signore! Allo stesso modo chi è stato chiamato da libero è schiavo di Cristo. 23 Siete stati comprati a caro prezzo: non fatevi schiavi degli uomini! 24 Ciascuno, fratelli, rimanga davanti a Dio in quella condizione in cui era quando è stato chiamato.

25 Riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. 26 Penso dunque che sia bene per l'uomo, a causa delle presenti difficoltà, rimanere così com'è. 27 Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla. 28 Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele.

29 Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; 30 quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; 31 quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo! 32 Io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; 33 chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, 34 e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. 35 Questo lo dico per il vostro bene: non per gettarvi un laccio, ma perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni.

36 Se però qualcuno ritiene di non comportarsi in modo conveniente verso la sua vergine, qualora essa abbia passato il fiore dell'età - e conviene che accada così - faccia ciò che vuole: non pecca; si sposino pure! 37 Chi invece è fermamente deciso in cuor suo - pur non avendo nessuna necessità, ma essendo arbitro della propria volontà - chi, dunque, ha deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene. 38 In conclusione, colui che dà in sposa la sua vergine fa bene, e chi non la dà in sposa fa meglio.

39 La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore. 40 Ma se rimane così com'è, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch'io lo Spirito di Dio.


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