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giovedì 25 gennaio 2024

COMPRENDERE (INTEL-LEGGERE) LA BIBBIA


Ripropongo aggiornati e uniti due post di luglio 2016 "COMPRENDERE LA SCRITTURA".


"TUTTA LA SCRITTURA E' CRISTO!”  

Questa espressione molto famosa è di san Girolamo. Si appoggia sulla natura della Scrittura illustrata in particolare da san Paolo in 2 Timòteo 3, 16: “Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia”.

San Girolamo (347 - 420) ha dedicato la fine della sua vita a tradurre la Bibbia in latino perché le traduzioni latine in circolazione erano troppo difettose e la gente meno colta non comprendeva più abbastanza il greco. Per questo egli ripartì dai testi originali (ebraico, arameo, greco), vivendo a Betlemme nell’ambiente stesso in cui si è formata la Bibbia alla scuola dei rabbini più rinomati. La sua traduzione, molto accurata, divenne, per secoli, praticamente ufficiale nella Chiesa in occidente, tanto da meritare il nome di “Vulgata” (“Comune”).

San Girolamo aggiunge che, quindi, “ignorare la Scrittura è ignorare Cristo!”

Noi vogliamo conoscere Cristo, nostro Salvatore e nostro Modello, e quindi vogliamo conoscere meglio il Vangelo e la Scrittura tutta.

Con questa sua frase san Girolamo ci dona un metodo per leggere la Bibbia.

Se tutta la Scrittura è Cristo, ogni versetto della Scrittura ci rivelerà qualcosa di Cristo, che è lui stesso il Rivelatore del Padre. Confrontando i vari brani e versetti come i pezzi di un mosaico vedremo apparire l’UNITA’ DELLA SCRITTURA  e il Volto sempre più completo di Cristo. Se tutta la Scrittura è Cristo, se c'è questa unità della Scrittura, ogni versetto è connesso agli altri, ogni episodio o affermazione fa parte della Rivelazione, della STORIA DELLA SALVEZZA  e quindi va capito nel suo contesto unitario.


LA SCRITTURA SPIEGA LA SCRITTURA

La frase di s. Girolamo: “tutta la Scrittura è Cristo” è la conclusione cristiana di un doppio principio di fede tramandatoci dagli Ebrei.

Il primo è che Dio ha promesso al suo popolo lo Shalom, cioè la Pace, il Benessere, la Pienezza di Vita e queste promesse vengono attuate da Lui nella Storia attraverso il suo piano di Salvezza. In particolare il Messia promesso da Dio verrà per portare a compimento queste promesse. Egli compirà le Scritture. Per noi il Messia è Gesù di Nazareth, che compie le Scritture con il Mistero Pasquale di Redenzione attraverso la sua Morte per amore e la sua Risurrezione.

Il secondo principio è che Dio è infinitamente superiore a noi e quindi alla nostra mente. L’uomo, da solo, con tutta la sua intelligenza e la sua scienza non può COMPRENDERE DIO, cioè non può definirlo, smontarlo, spiegarlo. È Dio che si RIVELA: DIO SPIEGA DIO!

Siccome Dio si rivela in modo privilegiato tramite le Sante Scritture, l’uomo non può spiegarle da solo. ESSENDO PAROLA DI DIO, RIVELAZIONE DELLA SUA NATURA E DEL SUO PIANO PER GLI UOMINI, E' LA SCRITTURA CHE SPIEGA LA SCRITTURA. L’uomo rimane sempre SOTTO la Parola.

Quanto detto sopra ci dà due metodi molto semplici per leggere e inte-leggere la Scrittura cioè averne l’intelligenza:

1.    PRIMO:  Gesù compie le promesse di Dio, porta la Scrittura a compimento. Ogni brano può essere letto sotto questo aspetto: come Gesù lo compie? Anzi, si possono fare TRE DOMANDE che sono come tre piccole e potenti chiavi che tutti possono usare fin da subito per entrare nella Scrittura. Unica condizione, non avere presunzione: COME L’EBREO COMPRENDE E VIVE QUESTO BRANO? COME GESU’ COMPRENDE E VIVE QUESTO BRANO? COME IL CRISTIANO (IO) COMPRENDE E VIVE QUESTO BRANO?

2.      SECONDO:  La Scrittura spiega la Scrittura. Di fronte ad un brano qualsiasi mi posso chiedere: “perché sta scritto (questo)?” e la risposta sarà: “perché sta scritto...!” cioè un altro brano della stessa Bibbia. A questo nuovo brano potrò applicare la stessa domanda: “perché sta scritto (questo)?” e avrò la medesima risposta: “perché sta scritto...!” tramite però un nuovo brano che illuminerà il precedente. E così all’infinito.

L’unione di questi due principi è un metodo straordinario di lettura della Parola e di Preghiera che, raccolto dai monaci cristiani, ha preso il nome latino di SCRUTATIO.

LA RISONANZA: C'è un altro approccio più diretto ancora. Dice la lettera agli Ebrei (4, 12): “Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore”. Dio può parlarmi direttamente, attraversare il cuore, trafiggerlo: “All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?". (Atti 2,37).

LA LECTIO: un altro metodo semplice consiste a entrare con l’immaginazione nella scena descritta dal brano e in particolare cercare di comprendere come uno o ciascuno dei personaggi vive questo episodio.


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