Visualizzazioni totali

lunedì 1 gennaio 2024

"ESSI INVOCHERANNO IL MIO NOME E IO LI BENEDIRÒ". IN PRATICA COSA SIGNIFICA? / Maria Santissima, Madre di Dio, 1 Gennaio 2024.



"Essi invocheranno il mio Nome, e io li benedirò”. Questa frase ne fa risuonare in me un’altra, del profeta Gioele, citata da Pietro nel suo primo annuncio del Kerigma, fondamento della fede cristiana: “E avverrà: chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”. (Atti 2,21). Quindi chiunque invocherà il nome del Signore sarà benedetto. Certo, invocare il nome di Gesù significa riconoscerlo Signore e giudice e sottomettersi a lui (vedi 2 Timòteo 2, 19). Ma mica i primi cristiani erano perfetti. Ora la promessa di Dio è chiara: chiunque invocherà  il nome del Signore sarà già salvo, iniziando un cammino di conversione o piuttosto di santificazione, perché la conversione è riconoscere Gesù, costituito Signore. “Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna”. (Romani 6, 22, vedi altri riferimenti per “santificazione”: Romani 6, 19; 1 Corinzi 1, 30; 2 Corinzi 7, 1; 1 Tessalonicesi 4, 3.7; 1 Timòteo 2, 15; Ebrei 12, 14 sottolinea quanto quel cammino di santificazione sia necessario: “Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore”).

Continua a suscitare timori e polemiche il Documento “Fiducia supplicans”. E io, finora, stupido che non ci ho trovato nulla di male né di ambiguo, anche se tratta di un argomento delicato perché l’atto omosessuale non è solo fuori dal matrimonio naturalmente aperto alla vita, ma è oggettivamente un disordine più grave. 

Giorni fa un amico commentava: “va bene, dove non c'è rischio di legittimare il legame irregolare si potranno benedire le coppie “supplicantes”, ma dove stanno i supplicantes?”. Infatti fino ad oggi nessuna coppia irregolare, nemmeno eterosessuale, è venuta a chiedere una benedizione… Significa che non c'è nessun problema? No, certo. Ma sono sempre più convinto che il vero problema di fondo siamo noi operatori pastorali se ascoltiamo oppure no il Magistero. 

Infatti lo stesso Papa che ripete su tutti i toni che nella Chiesa c'è posto “para todos, para todos” è colui che parla di castità dei fidanzati, che raccomanda - anche oggi - di difendere con ogni energia la famiglia (naturale), che chiede il catecumenato, specie per i fidanzati e gli sposi. In questo Papa Francesco non dice nulla di nuovo se il battesimo dei bambini per sua natura implica la necessità di un catecumenato post battesimale (La Gioia del Vangelo: PRIMA DELLA CRESIMA HAI FATTO UN CATECUMENATO COME RICHIEDE LA CHIESA?). È lo stesso Papa che predica lo zelo dell’evangelizzazione nelle catechesi del mercoledì e l’importanza fondamentale del kerigma, che ha speso tanto tempo per parlare del discernimento…

È stato ascoltato? In tutte le parrocchie ci sono incontri sul discernimento, sul kerigma, c'è il necessario catecumenato per bambini, giovani e adulti? 

Fino ad oggi la Chiesa ha battezzato bambini, senza nessun discernimento, nati da famiglie che non hanno fede, che non pensano minimamente di educare i loro figli nella disciplina del Signore, diamo la Prima Comunione come se fosse un diritto insistendo sull’emozione di quel giorno speciale, su un amore sentimentale di Gesù, giovani e adulti ricevono la Cresima senza neppure conoscere i Dieci Comandamenti. Come sorprenderci che, riempiti invece quotidianamente della catechesi del mondo, giovani e adulti pensino come il mondo, convinti di essere buoni cristiani, maturi, magari capaci di insegnare ai preti che non la pensano come loro? E se abbiamo dato loro i sacramenti, sono i nostri fratelli e sorelle e bisogna tentare in tutti i modi di aiutare tutte le "pecore perdute della Casa di Israele" (Matteo 10, 6; 15, 24).


Prima Lettura  Nm 6,22-27  Essi invocheranno il mio Nome, e io li benedirò.

 Dal libro dei Numeri  

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:

Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».


Salmo Responsoriale  Dal Salmo 66  Dio abbia pietà di noi e ci benedica.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra.


Seconda Lettura   Gal 4,4-7  Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.

E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.


Canto al Vangelo    Cf Eb 1,1-2  Alleluia, alleluia. Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti; ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio. Alleluia.

 

Vangelo  Lc 2,16-21  I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

 Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.

Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.

I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.


Nessun commento:

Posta un commento