Visualizzazioni totali

mercoledì 29 marzo 2023

UNO PUÒ ESSERE INSIEME CREDENTE E FIGLIO DEL DIAVOLO? / mercoledì V sett. Quaresima, 2023.


La prima lettura con i tre giovani nella fornace insiste sulla base di tutto: Dio è Unico e solo lui adorerai. 

Il dialogo di Gesù con i Giudei però mette in crisi la nostra presunzione a buon mercato di vivere questo precetto, di stare già a posto con la fede, ma incoraggia invece chi vuole camminare con Gesù e conoscere la sua Parola. Non è il caso dei suoi interlocutori, che si ribellano sempre di più, mettendo in avanti i motivi - secondo loro - di essere perfettamente a posto. Invece Gesù li vuole portare a scoprire di aver per padre non Dio come pretendono ma addirittura il Nemico di Dio, il diavolo (Gv 8,44). È una lotta tremenda perché non si tratta di chiudere la bocca agli avversari ma di portarli ad ascoltare. E come potranno ascoltare se sono “quei Giudei che gli avevano creduto”? Si sentono credenti, magari praticanti, già maestri (vedi Gc 3,1), “già sazi” (1 Cor. 4, 8).

La strada però è questa dice Gesù: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Ma come uno potrà rimanere nella Parola di Gesù se non la conosce? E se non conosce la sua Parola (“ignorare la Scrittura è ignorare Cristo” disse S. Girolamo nel 400 dopo Cristo), come potrà rimanere in essa e diventare libero? Non lo potrà! Ma allora chi non conosce la Parola di Dio ha per padre il diavolo? Sì, è la conclusione logica!... 

A che serve allora battezzare i bambini? perché la Chiesa non insegna di più la Bibbia? perché per tanto tempo l’ha tenuta nascosta? Cosa ha compensato?

Sono domande serie. Le risposte non possono essere superficiali. Risposte superficiali portano conseguenze tragiche!

“Questo discernimento è oggi più che mai necessario, perché nel tempo in cui è tramontata una certa cristianità del passato, si è aperta davanti a noi una nuova stagione ecclesiale, … Penso, per esempio, all’evangelizzazione dei giovani; ai percorsi di iniziazione cristiana; alla pietà popolare - voi avete una ricca pietà popolare -, che ha bisogno di scelte unitarie ispirate al Vangelo” ( Ai seminaristi delle Diocesi della Calabria (27 marzo 2023) | Francesco)

Cosa dice il Papa: la Cristianità è tramontata! Bisogna quindi ripensare tutto ispirandosi al Vangelo! in particolare cita l’evangelizzazione dei giovani, i percorsi di iniziazione cristiana, la pietà popolare… 

Non si tratta chiaramente di obbligare tutti a diventare studiosi della Bibbia, eruditi! Ma di formare persone che si nutrono della Parola di Dio, che hanno questa Parola come “lampada ai loro passi” per conformare la loro vita agli insegnamenti di Cristo. Senza mettere Cristo al centro, non c'è Cristianesimo. I cristiani fin dal principio e nel tempo di san Girolamo erano per lo più persone semplici, molti analfabeti. Eppure la Chiesa ha sentito la necessità di proporre la Scrittura non più in greco ma nella lingua del popolo, cioè il latino, e in una traduzione più accurata! San Francesco era circondato da frati semplici, ma non solo si nutriva assieme a loro dall’ascolto delle letture proclamate nella Liturgia, ma non esitava a distruggere un Nuovo Testamento manoscritto su pergamena - costava una fortuna - per darne a ciascuno alcune pagine da meditare. Un santo, cappuccino, fratello laico e analfabeta, ascoltava anche lui la Scrittura nella Liturgia e poi diceva: non ho imparato a leggere ma posseggo un mio alfabeto composto da 5 lettere rosse e una azzurra: le cinque piaghe di nostro Signore crocifisso e Maria. Quindi, sulla base dei fondamenti solidi della fede, è tutto legato allo Spirito Santo e all'attenzione al proprio cuore.

Prima Lettura      Dn 3, 14-20. 46-50. 91-92. 95
Dio ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi. 
Dal libro del profeta Daniele
In quei giorni il re Nabucodònosor disse: «È vero, Sadrac, Mesac e Abdènego, che voi non servite i miei dèi e non adorate la statua d’oro che io ho fatto erigere? Ora se voi, quando udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, sarete pronti a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatto, bene; altrimenti, in quel medesimo istante, sarete gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Quale dio vi potrà liberare dalla mia mano?».
Ma Sadrac, Mesac e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: «Noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito; sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re. Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi e non adoreremo la statua d’oro che tu hai eretto».
Allora Nabucodònosor fu pieno d’ira e il suo aspetto si alterò nei confronti di Sadrac, Mesac e Abdènego, e ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito. Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadrac, Mesac e Abdènego e gettarli nella fornace di fuoco ardente.
I servi del re, che li avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare il fuoco nella fornace, con bitume, stoppa, pece e sarmenti. La fiamma si alzava quarantanove cùbiti sopra la fornace e uscendo bruciò quei Caldèi che si trovavano vicino alla fornace. Ma l’angelo del Signore, che era sceso con Azarìa e con i suoi compagni nella fornace, allontanò da loro la fiamma del fuoco della fornace e rese l’interno della fornace come se vi soffiasse dentro un vento pieno di rugiada. Così il fuoco non li toccò affatto, non fece loro alcun male, non diede loro alcuna molestia.
Allora il re Nabucodònosor rimase stupito e alzatosi in fretta si rivolse ai suoi ministri: «Non abbiamo noi gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?». «Certo, o re», risposero. Egli soggiunse: «Ecco, io vedo quattro uomini sciolti, i quali camminano in mezzo al fuoco, senza subirne alcun danno; anzi il quarto è simile nell’aspetto a un figlio di dèi».
Nabucodònosor prese a dire: «Benedetto il Dio di Sadrac, Mesac e Abdènego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i servi che hanno confidato in lui; hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per non servire e per non adorare alcun altro dio all’infuori del loro Dio». 

Salmo Responsoriale   Dn 3,52-56
A te la lode e la gloria nei secoli.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri,
Benedetto il tuo nome glorioso e santo.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso,
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi
e siedi sui cherubini,
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo..

Canto al Vangelo   Cf  Lc 8,15

Lode e onore a te, Signore Gesù!
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo   Gv 8, 31-42
Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».

Nessun commento:

Posta un commento