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lunedì 6 marzo 2023

AGLI AMICI TORMENTATI DALLA PAURA DEL MALE 3/3


(Continua da La Gioia del Vangelo: AGLI AMICI TORMENTATI DALLA PAURA DEL MALE 2/3)

C'è di più. Il farsi maestro in un campo che non è il mio è una tentazione in cui possono cadere persone anche di alto livello: per esempio Jacques Monod, Premio Nobel per la biologia - quindi non il primo venuto! - ha scritto un libro famoso “Il Caso e la Necessità” (“Le hasard et la nécessité”) che addentrandosi in questioni metafisiche manca proprio di rigore intellettuale. Tra la biologia che studia la vita (il come) e la metafisica che studia il senso della vita (il perché), passiamo da un campo ad un altro molto diverso. Chiunque ha una preparazione minima in filosofia, leggendo il libro di J. Monod si rende conto che i suoi ragionamenti nel campo metafisico non tengono.

Quindi io stesso per primo mi devo umilmente interrogare sulla mia preparazione intellettuale e scientifica per giudicare una notizia, un ragionamento. Se non è sufficiente, almeno nel campo che mi interessa o mi turba, da solo, cadrò sicuramente prima o poi vittima di notizie false o devianti che mi toglieranno la pace, e forse mi spingeranno a fare scelte sbagliate.

Sul piano spirituale Papa Francesco ha detto ai teologi a Napoli: “potete discutere di tutto, fare tutte le ipotesi, ma quando incontrate il popolo di Dio, insegnate solo le cose sicure! Non le vostre ultime ipotesi. Dovete nutrire il popolo santo con la Fede sicura della Chiesa, affinché si converta, non turbarlo con idee personali". E se sono io ad addentrarmi da solo in ipotesi o notizie di cui non posso valutare la verità, mi turbo da solo, mi metto in pericolo da solo, invece di convertirmi spiritualmente e crescere umanamente.

Uno dei campi, ma non l’unico, in cui c'è l’ansia di informarsi e trovare soluzioni, ma dove posso essere vittima di persone malintenzionate e di ciarlatani è evidentemente il campo della salute. In ogni caso, non avendo la preparazione sufficiente, anche quando consulto fonti serie, l’informarmi da solo su Internet non mi garantisce di poter comprendere le informazioni che leggo. E questo può produrre conseguenze ansiogene molto forti e scelte pericolose.

Purtroppo si sa che in Italia un po' tutti sono allenatori di calcio, ma anche, all'occasione, specialisti di geopolitica, di finanza internazionale, di religione, ecc. La vanità personale, la presunzione, sono difetti molto diffusi e ognuno deve essere molto prudente innanzitutto con sé stesso. Sappiamo come i confessori vietavano a grandi santi di affermare: “il Signore mi ha detto”, “la Vergine Maria mi ha rivelato” … . Dovevano dire: “mi è sembrato che .. il Signore, … la Vergine Maria …” anche quando lo stesso confessore era convinto che quelle apparizioni, quelle rivelazioni erano autentiche. Lo spirito maligno si può sempre rivestire di angelo di luce, lo spirito umano può sempre fallire e prendere un abbaglio. L’esempio più chiaro che io conosca è quello di santa Brigida. Non solo era santa, ma la Chiesa ha riconosciuto il suo carisma particolare di intuire le situazioni, di conoscere il futuro, ecc. Eppure non sempre quello che ha detto si è rivelato vero. C'è chi si mette direttamente nelle mani del demonio. Un amico turbato mi disse che, nel corso di un esorcismo, il demonio aveva parlato molto male di Papa Francesco. Istintivamente aveva preso le distanze del sacerdote che riportava questa "rivelazione" del demonio. Ma alla mia domanda disse che quel sacerdote non era esorcista, non era autorizzato a fare esorcismi. È evidente che arrogarsi la missione di esorcista senza la richiesta espressa del proprio vescovo equivale a consegnarsi allo spirito diabolico e ai suoi inganni. Purtroppo, senza fare esorcismi, ci sono molte persone che collaborano con lo spirito del male diffondendo pretese rivelazioni, messaggi da parte di pretese apparizioni... o solo diffondendo riflessioni e insegnamenti di persone morte in "odore di santità". Io consiglio sempre di limitarsi il più possibile agli insegnamenti dei santi e beati riconosciuti dalla Chiesa. C'è già una tale sovrabbondante ricchezza che non c'è bisogno di cercare oltre. Purtroppo, alcuni siti che raccolgono queste frasi spirituali non si limitano a citare persone riconosciute dalla Chiesa.

La vita pratica non può essere vissuta senza fare fiducia. Non posso, da solo, verificare tutto. Il Cardinale Martini, grande biblista, diceva che c'erano solo due punti minori che nel corso dei suoi studi aveva potuto verificare dalla A alla Z. A maggior ragione non poteva controllare tutto dei prodotti che usava nella sua alimentazione, o per vestirsi, per spostarsi. Da questa semplice riflessione notava che senza una fede umana ragionevole, la vita quotidiana è impossibile. Quindi posso e devo far fiducia a chi è più competente di me e ha il compito di guidarmi per gli argomenti che mi superano. Nel campo spirituale il Signore ha dato a noi cattolici tanti intermediari per conoscere la sua volontà e tra tutti il vescovo di Roma, che è Pietro vivente in mezzo a noi. E posso, come hanno fatto molti santi, distinguere da una parte una mia opinione su un progetto, su una idea, persino sulla persona del superiore, fosse anche il Papa, e l'eseguire le indicazioni date dall'obbedienza. Formarsi è indispensabile, cercare di comprendere il perché delle cose è sinonimo di partecipazione alla propria vita, di una personalità viva e vivace. Ma bloccarsi perché non ho tutto chiaro, accettare solo ciò che capisco, o ciò che mi piace, è segno invece di immaturità umana e spirituale. Molto spesso poi questa immaturità si trasforma in fideismo: cioè mi blocco su ciò che non mi attira, ma invece crederò ciecamente, acriticamente, a ciò che mi attira, al gruppetto che porta avanti le stesse mie tesi. Da una eccessiva diffidenza per alcune cose, si arriva poi alla credulità e al settarismo.

Spero che queste riflessioni buttate un po' a caso risultino utili a qualcuno. L'uomo è sempre riuscito a convivere con un immenso desiderio di comprendere, di sapere, e la consapevolezza di ignorare molto di più di quanto sa. L'uomo saggio ha sempre saputo di non poter vivere senza far fiducia e di dover mettere al primo posto la sua trasformazione, o conversione al bene, prima del sapere. L'esempio dei santi ne è l'esempio più luminoso. Persone anche analfabete (non saputelle) hanno irradiato la loro comunione con Dio, il loro aver trovato e accolto la Sorgente dell'Amore. "Dio non vuole fare di noi dei matematici (degli scienziati) ma dei cristiani" diceva sant'Agostino di fronte a pagine della Bibbia che non riusciva a comprendere. Sant'Anselmo nel XI secolo disse che "fides quaerens intellectum", la fede cerca di comprendere. Nessun freno quindi alla ricerca della verità e nessuna svalutazione della ragione, anzi, grande stima di essa come il Medioevo cristiano ci ha dato abbondanti prove. Ma una vita gioiosamente appoggiata all'Amore fedele di Dio che permette all'uomo di sapersi amato, protetto e guidato e lo spinge ad esprimere al meglio tutte le qualità umane ricevute.


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