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sabato 25 marzo 2023

CHE RELAZIONE TRA L'UTERO IN AFFITTO E IL CONCEPIMENTO DI GESÙ NEL GREMBO DI MARIA? / 25 marzo, Annunciazione del Signore.


Dio, nella sua battaglia radicale contro il peccato e il Regno del “Menzognero fin dal principio”, invita uomini  e donne ad allearsi con lui, a partecipare alla redenzione dell’Umanità. Per portarla a compimento chiede a una giovane donna la sua fiducia totale, per restaurare ed elevare la Natura umana. Lei gli consegna con amore tutta la sua esistenza. 
Il Redentore degli Uomini nasce da una Vergine, in un’Alleanza di amore personale, definitiva e totale.

Il Menzognero sta diffondendo ai nostri giorni che Maria è stata usata-sfruttata da Dio come “utero in affitto”. Quindi quel giro di affari nuovo, non sarebbe né nuovo né condannabile da parte dei cristiani. 

Ma ci sono differenze radicali. 

La differenza fondamentale è che il bambino che è cresciuto in simbiosi con la donna che lo ha portato nove mesi nel suo grembo e che spesso è suo figlio biologico, viene separato da lei alla nascita per essere consegnato ad altri, mediante soldi. Quindi viene rinnegata la maternità della donna “portatrice” e il bambino viene privato della sua madre. Gesù è figlio di Maria e lo rimane dal concepimento e per tutta la sua vita terrena fino all’eternità. Che differenza tra la bassezza dell’umile serva esaltata dall’Amore di Dio in modo unico e che generazione dopo generazione proclamiamo Beata, e l’anonimato squallido di donne “portatrici” ridotte a macchina biologica! Il concepimento di Gesù esalta la condizione umana, l'utero in affitto la degrada.

Il bambino cresciuto nell’utero in affitto viene sempre concepito in provetta, non in un gesto d’amore, e può essere frutto dell’ovulo di un’altra donna. L’azione di Dio Creatore in Maria supera la Natura di cui è autore, non la manipola come fanno gli uomini. Dio, nella sua Sapienza, pur superando le leggi comuni della Natura di cui è padrone la rispetta molto di più della prassi odierna dell’utero in affitto. Egli, oltre una Madre naturale, dona a Gesù, un uomo come Padre terreno, non genitori 1 e 2, dello stesso sesso. 

Il bambino dell’utero in affitto sarà sempre un prodotto commerciale, e come tale scartabile, e questo non può non incidere sulla visione e il valore della vita umana. La Chiesa non rinnega l’aiuto della medicina ma difende il cuore del concepimento e della crescita della vita umana, la sua dignità fondamentale. È questa dignità che rispetta in modo superlativo il concepimento verginale di Gesù nel grembo di Maria e che, fin dalla sua impostazione, l’utero in affitto non può rispettare. 

Ci sono tante pratiche che violano la dignità del bambino e feriscono la bellezza dell’amore tra uomo e donna, prima ancora della prassi dell’utero in affitto. Ma il figlio, la figlia nati dall'utero in affitto, da una violenza fisica o tecnica, o per sbaglio, sono figli di Dio e devono essere trattati secondo tutta la loro dignità incancellabile.   

Credo necessario che l'utero in affitto sia riconosciuto reato universale. Puoi contribuirci con la tua firma: NO ALL'UTERO IN AFFITTO | Firma la petizione


Prima Lettura  Is 7,10-14  Ecco la vergine concepirà.

Dal libro del profeta Isaìa  

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».

Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».

Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi». 

   

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 39  Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.

Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore, la tua verità e la tua salvezza ho proclamato.

  

Seconda Lettura  Eb 10,4-10 Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.

Dalla lettera agli Ebrei  

Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice:

«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”».

Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre. 

 

Canto al Vangelo  Lc 1,28.38 Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio. Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te. Eccomi, sono la serva del Signore. Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio. 

 Vangelo Lc 1,26-38 Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal vangelo secondo Luca  

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. 


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