Visualizzazioni totali

lunedì 13 marzo 2023

DIECI ANNI FA A SORPRESA, PAPA FRANCESCO! / 13 - 03 - 2013, 13 - 03 - 2023



Dieci anni fa Papa Francesco si affacciò su Piazza san Pietro. Nessuno se lo aspettava perché si pensava ad un Papa giovane, sotto i 70 anni, e ne aveva 76. Il suo saluto fu straordinario di semplicità. Quando invitò la folla a pregare, dopo il Padre Nostro l’Ave Maria, poi ancora  il Gloria al Padre … ho pensato: “ Oh Signore, e adesso ci fa dire l’Eterno riposo! …”. Ma si fermò… Eravamo salvi! Oltre la semplicità cominciavo a comprendere il suo senso della misura. 

Egli diede subito tanti segni di coraggiosa novità - il nome, il vestirsi più semplice con le scarpe nere, le parole del saluto, poi qualche giorno dopo la prima messa nella veneranda Cappella Sistina con i Cardinali con la mensa in mezzo ai partecipanti e non più spalle al popolo - segni di coraggiosa novità e di conferma del Concilio Vaticano II che si erano un po’ appannati con Papa Benedetto. Anni prima, in carcere, su una rivista che ricevevo in quanto cappellano, avevo letto un’intervista del vescovo di Buenos Aires. Mi aveva lasciato perplesso perché egli dava i sacramenti a chi voleva nella piazza della stazione. Ed eccolo Papa! Dovevo studiarlo! Scopro che dà i sacramenti non sulla piazza ma in una chiesa … che affaccia sulla piazza della stazione. Questo  permette effettivamente a pendolari e altre persone di avvicinarsi facilmente. Egli semplifica la preparazione ai sacramenti per  i più poveri, per non lasciare nessuno escluso, tenuto conto della grande crisi argentina dove i "cartoneros" dormono sul marciapiede dove arrivano alla fine della giornata. Questa sua scelta riposa sul principio puramente evangelico che il Vangelo è fatto per i piccoli (sinceri, umili, che accettano l’autorità della Chiesa e vogliono essere guidati) e che è la grazia che salva. Privare qualcuno della grazia dei sacramenti perché non può entrare negli schemi di una parrocchia è un'ingiustizia. E, visto che fino ad ora il popolo argentino era un popolo cristiano cattolico, escludere i più poveri di buona volontà solo perché si mette l'asticella troppo in alto non consiste solo a privarli di un diritto riaffermato dal Vaticano II («I laici, come tutti i fedeli, hanno diritto di ricevere abbondantemente dai sacri Pastori i beni spirituali della Chiesa, soprattutto gli aiuti della parola di Dio e dei sacramenti» Lumen Gentium 37, cfr. Codice di Diritto Canonico § 213) ma potrebbe gettarli nelle braccia di comunità non cattoliche o anche di sette. D’altra parte scopro che Papa Francesco vuole che ogni parrocchia proponga agli adulti veri percorsi catecumenali, seri, lunghi. Infatti egli dice chiaramente, non in modo velato come si faceva prima, che la Cristianità è finita. Egli aggiunge che forse non è per sempre ma è un inganno demoniaco continuare a cullarsi sulla “religiosità popolare" per non cambiare nulla alla pastorale. Egli parla di kerigma come fondamento della fede da annunciare ancora e ancora!  

Ecco solo qualche esempio dei gesti e della ricchezza di questi primi giorni, mesi, anni. 

L’impressione fondamentale, l’immensa consolazione, è stata quella di capire che il Concilio Vaticano II sarebbe andato avanti portato da un figlio del Concilio che stava incontrando tante resistenze. Il Prof. Andrea Grillo suggerisce che Giovanni Paolo II e poi Benedetto essendo “padri” del Concilio hanno avuto nei suoi confronti un atteggiamento di fede certamente ma anche forse ancora troppo umano. Avendolo "fatto" loro, questo può averli resi meno audaci nel proporlo alla Chiesa. Papa Francesco l’ha solo ricevuto come Magistero solenne della Chiesa frutto dello Spirito ( Il giornale di Rodafà - Andrea Grillo - Dieci anni dopo quel “buona sera”). Papa Francesco è il Pastore di cui avevamo bisogno, donatoci dallo Spirito Santo. 

Leggi qui il testo completo del suo saluto quella sera, ancora più impressionante quando possiamo leggere con calma ogni parola: Il Sismografo: Vaticano Il primo Saluto e la prima Benedizione 'Urbi et Orbi" del nuovo Papa, Jorge Mario Bergoglio, 10 anni fa .

Nessun commento:

Posta un commento