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mercoledì 25 gennaio 2017

25 gennaio, VIII giorno, RICONCILIATI CON DIO (2 Cor 5,20)

Brueghel l'ancien - conversione di S. Paolo
1. Nella settimana di preghiera per l’Unità ci sono due santi importanti “sacrificati”. San Francesco di Sales il 24 e san Paolo il 25 gennaio. Penso che non se la prendono. San Francesco di Sales, oltre che fondatore delle Visitandine (presenti sui Camaldoli qui a Napoli), fu vescovo di Ginevra allora in mano ai calvinisti. Con la dolcezza e la sua passione per il dialogo ottenne molti frutti di conversione ma sopratutto lasciò un’impronta profonda. È certamente contento di essere inserito ogni anno nella settimana di preghiera per l’Unità. San Paolo poi è stato scelto proprio come un punto di riferimento fisso per il cammino di unità.

2. Siamo riconciliati con Dio. Dal Profeta Michea (1° lettura) apprendiamo che il segno della riconciliazione è la fine di tutte le guerre e l’avvento della pace. Dall’apocalisse di san Giovanni (2° lettura) vediamo un cielo e una terra nuovi e la città santa aprirsi per noi. Dal Vangelo ci viene dato l’annuncio della risurrezione di Gesù, fondamento della nostra fede.

Se Cristo è risorto, crediamo che tutte le promesse di Dio che ne scaturiscono o hanno preparato questo avvenimento centrale della Storia sono vere e si sono in qualche modo già realizzate. Quello che si è realizzato in Gesù Cristo si deve realizzare in noi.


S. Francesco di Sales
3. Il paradosso è che il Regno di Dio continua veramente a costruirsi, ma in noi questo avviene nella misura della nostra accettazione, della nostra collaborazione. Dice sant’Agostino: “il Dio che ti ha creato senza di te non ti giustificherà senza di te”. Proprio san Francesco di Sales confrontato alla teoria della predestinazione riafferma che Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati (1Tm 2:4) ma in modo degno di creature intelligenti e libere, cioè con la nostra libera collaborazione.

4. Dico in modo volutamente provocatorio: Non ti illudere: non trionferà il tuo pessimismo, il tuo scoraggiamento, il tuo puntare il dito contro Dio e gli altri. Non trionferà la morte e il decadimento. Trionferà la pace, il vino buono delle nozze di Cana, l’amicizia tra nemici dopo il perdono, la gioia del vivere nella città santa, la potenza della Risurrezione. Non esserne escluso! Cambia mentalità. Non essere un perdente, convertiti!


PRIMA LETTURA (Mi 4, 1-5)
In quei giorni regnerà la giustizia.


Dal libro del profeta Michea.
Alla fine dei giorni il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e si innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno i popoli. Verranno molte genti e diranno: “Venite, saliamo sul monte del Signore e al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri”. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra molti popoli e arbitro fra genti potenti, fino alle più lontane. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra. Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite e sotto il fico e più nessuno li spaventerà, perché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato! Tutti gli altri popoli camminino pure ognuno nel nome del suo dio, noi cammi-neremo nel nome del Signore, nostro Dio, in eterno e per sempre”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 87 [86], 1-7)
Città di Dio, ascolta le cose stupende che il Signore dice di te.

Rit.: Il Signore ha posto in te le sorgenti della vita.

Sui monti santi egli l’ha fondata; il Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio! Rit.

Iscriverò Raab e Babilonia fra quelli che mi riconoscono; ecco Filistea, Tiro ed Etiopia: là costui è nato. Rit.

Si dirà di Sion:
“L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda”. Rit.

Il Signore registrerà nel libro dei popoli: “Là costui è nato”.
E danzando canteranno:
“Sono in te tutte le mie sorgenti”. Rit.

SECONDA LETTURA (Ap 21, 1-5a)
Dio creerà un nuovo cielo e una nuova terra.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo.
Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: “Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi po-poli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate”.
E Colui che sedeva sul trono disse: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (dalla Sequenza pasquale)

Alleluia, alleluia.
Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?
La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto. Alleluia.

VANGELO (Gv 20, 11-18)
Incontrare il Signore risorto conduce ad una missione personale.

Dal Vangelo secondo Giovanni.
In quel giorno, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto”.
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”. Ella si voltò e gli disse in ebraico: “Rabbunì!” - che significa: “Maestro!”. Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto.

Parola del Signore.

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