Incontro ecumenico al Convento Santa maria degli Angeli di Marano |
Si può considerare Gesù secondo i criteri di questo mondo
(“secondo la carne” dice il testo greco originale). Per esempio c'è chi, da
lontano o perché riceve aiuto economico dalla sua parrocchia, vede la Chiesa solo
come un ente di beneficenza, c'è chi analizza l’agire della Chiesa solo in
chiave politica: destra sinistra, conservatori progressisti, e ci sono tutti quelli,
infine, ed è questo il punto centrale, che vedono in Gesù solo un grande uomo della
Storia, un filosofo, uno capace di fare miracoli, ma non il Dio incarnato, non il
Salvatore dell’Umanità, non il Kyrios, il Signore dato da Dio all’umanità.
Allo stesso modo possiamo guardare gli altri secondo
l’apparenza.
Il profeta Samuele, nella prima lettura, ci consola
e insieme ci mette in guardia molto fortemente. Pure lui, certamente un uomo dalla
vita spirituale intensa (non lasciò andare a vuoto nessuna parola rivoltagli
dal Signore), giudica secondo criteri troppo umani. Si è affezionato a Saul e anche
dopo che il Signore lo abbia rigettato per la sua disobbedienza, Samuele
continua a “piangere su di lui”. Forse Samuele è particolarmente sensibile all’aspetto
fisico imponente che spesso caratterizza i leader, perché quando vede il primo figlio
di Iesse, anche lui molto prestante, pensa che è lui la persona idonea a
sostituire il re Saul. Invece Dio sceglie Davide, l’ultimo, che il proprio papà
ha lasciato nei campi a pascolare ritenendolo non degno di interesse. Degno di meditazione: certamente Davide bambino avrà sofferto da questa situazione, e Dio
l’ha permessa ma non lo aveva abbandonato. Tutto faceva parte del suo piano.
San Paolo sulla via di Damasco ha un rovesciamento
totale di vita, di valori. Era molto religioso, pregava tanto, conosceva tutta la
legge, osservava tutti i precetti, ma era completamente fuori strada! (seconda lettura)
I nostri muri riportati a Cristo diventano la sua Croce che salva |
Nel Vangelo, con il discorso delle Beatitudini, Gesù
insegna quali sono i valori del Regno. Pur giurando sulla Bibbia penso che nessun
Presidente americano, nemmeno quello che ha giurato oggi, abbia alla base del
suo programma politico le Beatitudini. Eppure
se Gesù è il Signore dovremmo avere realmente alla base della nostra vita il suo
Vangelo. Almeno come criterio di giudizio costante e unico. Invece…
“La regola e vita dei frati minori è questa – scrive
san Francesco nella Regola – cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro
Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità. …”. In
noviziato scherzavamo prendendo il libro del Vangelo e rigirandolo tra le mani,
guardandolo da ogni lato, dicevamo: “Ecco, io osservo il Vangelo, anzi, lo
ammiro”.
Siamo osservanti del Vangelo o solo osservatori?
Siamo osservanti del Vangelo o solo osservatori?
III GIORNO
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Non
considerare più nessuno con i criteri di questo mondo (2 Cor 5, 16)
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1 Samuele
16, 1.6-7
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Il Signore
non guarda l’apparenza, ma il cuore
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Salmo 19
[18], 8-14
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Gli ordini
del Signore sono chiari: aprono gli occhi
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Atti 9,
1-19
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Saulo
diviene Paolo
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Matteo 5,
1-12
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Le
beatitudini
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