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domenica 19 febbraio 2023

SI FACCIA STOLTO PER DIVENTARE SAPIENTE / VII Dom T.O., A.


Le letture di questa domenica sono di quelle che spesso suscitano commenti circostanziati, lunghi, lontani dal testo. Molto meglio la reazione di un giovane detenuto di Nisida: "Padre, è tutto chiaro, Gesù dice: se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra”. Ma questo Vangelo offende l’intelligenza. Uno mi da na pacchera e io dovrei prendermene un’altra?"

Cosa dire allora?

Dopo aver letto, ascoltato con attenzione queste parole, puoi dire due cose soltanto: credo che questa parola è verità perché l'ha detta il Signore Gesù oppure: non è vero, questa parola non ha valore. Poi, se credi, devi aggiungere: questa parola è per me, oppure: non è per me. E se è per te, si pone la domanda: come fare?

A girare intorno cerchiamo soltanto di eliminare questa parola dalla nostra vita coprendola di spiegazioni pretestuose. Alla fin dei conti dici allora: “Sono un buon cristiano anche se non metto in pratica le parole centrali del Vangelo che devono caratterizzare il mio comportamento di fedele”. 

Lo Spirito Santo indica e apre una strada. Per il mondo la Parola del Signore sarà sempre follia, stupidità. Ma il credente costata che è vincente e sapiente. Mentre ricordavo che chi sperimenta l’amore per il nemico scopre nel suo cuore la presenza di Dio perché un tale amore solo opera sua, un fratello ricordò la gioia simile provata quando aveva finalmente chiesto perdono a un parente dopo tanto tempo. 


Prima Lettura  Lv 19, 1-2. 17-18 Ama il prossimo tuo come te stesso.

Dal libro del Levitico Il Signore parlò a Mosè e disse:

«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.

Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.

Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”». 

    

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 102  Rit: Il Signore è buono e grande nell'amore 

Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. Come è tenero un padre verso figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.  


Seconda Lettura  1 Cor 3, 16-23 Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.

Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».

Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.


Canto al Vangelo   1Gv 2, 5 Alleluia, alleluia. Chi osserva la parola di Gesù Cristo, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Alleluia.


Vangelo   Mt 5, 38-48  Amate i vostri nemici.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.

Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».


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