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martedì 31 maggio 2022

NON NUTRITE DESIDERI DI GRANDEZZA / Visitazione di Maria a Elisabetta.

 


Visitazione di Maria. Una bellissima festa mariana. Ma al centro non c'è lei ma il Signore Gesù. Tutta la vita di Maria è in riferimento al suo Signore, che ha voluto essere suo figlio. Senza il Signore la vita è senza speranza, grigia e monotona: siamo condannati. Certo possiamo cercare di distrarci da questa triste monotonia con le novità, con iniziative. Ma se c'è più apparenza, “look”, che sostanza, non portano frutto. Solo, per lo più, appunto, qualche momento di distrazione. Ieri leggevo lo sfogo di un fedele per la folla che anche quest’anno andrà dietro la processione del Santo Patrono, parteciperà alla festa e l’indomani, di nuovo, le chiese vuote… Quando il Signore interviene, quando è presente in mezzo al suo popolo, quando lo visita, egli “ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico”, è vita che sgorga, non per un momento ma per sempre.

Ma c'è anche la risposta di Maria. Non perde tempo come me. Si dona tutta e accelera il passo. Dove va? A servire, lontana dai riflettori. Un servizio umile e disinteressato, in sintonia con la raccomandazione di Paolo ai cristiani di Roma: non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile”. Papa Francesco ripete: chi cerca il protagonismo non diventerà mai santo. Noi parliamo di questa visita di Maria a Elisabetta e lo contempliamo come Mistero di Fede proprio perché nell’umiltà di questa disponibilità al servizio nascosto, il Signore Gesù si manifesta in una gioia intima di due donne timorate di Dio e dei loro bambini nel grembo.

Il Venerabile Raffaello delle Nocche anche lui "andò a perdersi" in una diocesi piccola, povera e arretrata che non interessava nessuno, e il cui vescovo precedente era scappato già cinque anni prima. Le congregazioni di suore che egli chiamò per servire i suoi fedeli non se la sentirono di "andare a perdersi" in quel di Tricarico e dovette, per servizio, diventare fondatore di una congregazione nuova. Più di una giovane suora, una volta arrivata in mezzo a quella gente rozza si è scorata... Anche la Vergine Maria "andò a perdersi" dietro alla volontà di Dio. Il "Magnificat", il suo Canto di esultanza, dimostra quanto il Signore è pienezza, perché visto dall'esterno, Maria aveva molti e seri motivi di preoccupazione. 

 

Prima Lettura  Sof 3, 14-18
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te.

Dal libro del profeta Sofonìa
Rallégrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».
   
Oppure
  Rm 12, 9-16
Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell’ospitalità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, la carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.
Non siate pigri nel fare il bene; siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore.
Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell’ospitalità.
Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile.

Salmo Responsoriale  
Ct 2,8.10-14
La tua visita, Signore, ci colma di gioia

Una voce! Il mio diletto! 
Eccolo, viene saltando per i monti, 
balzando per le colline. 

Ora parla il mio diletto e mi dice: 
«Alzati, amica mia, mia tutta bella, e vieni! 
Perché, ecco, l'inverno è passato, 
è cessata la pioggia, se n'è andata. 

I fiori sono apparsi nei campi, 
il tempo del canto è tornato 
e la voce della tortora ancora si fa sentire 
nella nostra campagna. 
Il fico ha messo fuori i primi frutti 
e le viti fiorite spandono fragranza. 

O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, 
nei nascondigli dei dirùpi, 
mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, 
perché la tua voce è soave, 
il tuo viso è leggiadro».

Canto al Vangelo  
 Cf Lc 1,39,44
Alleluia, alleluia.

Maria si mise in viaggio, sollecita, verso la montagna;
alla voce del suo saluto, Elisabetta trasalì di gioia.
Alleluia.
  

  

Vangelo  Lc 1, 39-56
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

Dal vangelo secondo Luca
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

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