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lunedì 2 maggio 2022

I NEMICI DELL'EVANGELIZZAZIONE / Sant'Atanasio, 2 maggio.

 

Concilio di Nicea, 325 D.C.

Quali sono i nemici dell’evangelizzazione? Nella prima lettura, contro Stefano si usa la calunnia, le accuse approssimative, la paura che muove emotivamente il popolo, la falsa testimonianza… Nel Vangelo, contro Gesù gli ostacoli sono più semplici, non violenti, anche se molto forti: innanzitutto la curiosità verso gli aspetti superficiali dei fatti che fa credere di interessarsi ma, di fatto, blocca la ricerca. Ma, soprattutto, c'è un altro fattore, interno e profondo: l’essere centrati su se stessi e i propri bisogni immediati.

Questi vari fattori si intrecciano e si rafforzano a vicenda.

Questa mattina non ho trovato a messa il numero abituale di donne che ogni anno fanno il fioretto della messa quotidiana per il mese di maggio. Forse domani ci saranno tutte!? Se non vengono quest’anno, come spiegarlo? Ieri il Papa ha invitato alla preghiera quotidiana del rosario per la Pace in Ucraina e mondiale. Questa guerra ci riguarda tutti per le sofferenze incredibili che si sono abbattute su un popolo innocente e in particolare sui più deboli e i bambini, e ci minaccia tutti attraverso un “macabro regresso di umanità”, uno sforzo insufficiente per evitare “la continua escalation militare e verbale”! Eppure c'è il rischio di abbandonare la preghiera per delusione, stanchezza, preferendo ripiegarci su noi stessi. Invece papa Francesco ci dice che è proprio il momento di ripartire con Gesù, magari senza consolazione all’inizio ma nella consapevolezza che solo Lui salva e tanto il suo amore che la situazione esigono da noi questo impegno di preghiera e di conversione.

La conversione è sempre legata alla verità. Sant’Atanasio fu di quelli che con grande vigore e coraggio hanno difeso la fede nella divinità di Cristo. Credere nel deposito autentico della fede della Chiesa ha conseguenze enormi anche se non comprendiamo tutto subito. Per esempio, essere salvati da Cristo, personaggio celeste creato da Dio, o da Dio stesso non è la stessa cosa. Forse sembrerà che oggi la fede della Chiesa sia ben stabilita, i suoi dogmi accettati. Non ne sarei sicuro al 100 % ma è vero che noi godiamo dei frutti del coraggio di coloro che, come Atanasio, hanno combattuto all’epoca. Oggi bisogno annunciare Gesù Cristo a chi lo ignora totalmente e lottare comunque contro le eresie pratiche che si caratterizzano, dice papa Francesco, in due estremi: negare l’intervento della grazia perché – si dice – i miracoli li fa l’uomo (pelagianesimo), e dare corda al soggettivismo di chi “ha capito meglio degli altri” e godrebbe con la sua cerchia di uno statuto speciale, privilegiato (gnosticismo).  

 

Prima Lettura   At 6, 8-15
Non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui Stefano parlava.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo.
Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenèi, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell’Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.
Allora istigarono alcuni perché dicessero: «Lo abbiamo udito pronunciare parole blasfeme contro Mosè e contro Dio». E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al sinedrio.
Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro la Legge. Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato».
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo. 

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 118
Beato chi cammina nella legge del Signore.

Anche se i potenti siedono e mi calunniano,
il tuo servo medita i tuoi decreti.
I tuoi insegnamenti sono la mia delizia:
sono essi i miei consiglieri.

Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto;
insegnami i tuoi decreti.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.

Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.  

Canto al Vangelo  
Mt 4, 4
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
 

Vangelo 
  Gv 6, 22-29
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.

Dal vangelo secondo Giovanni
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 

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