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venerdì 11 ottobre 2019

SOLO PER OGGI ! MA TUTTO PER GESU' / Papa Giovanni XXIII 11 ottobre



La prima lettura illustra le conseguenze del trascurare gli ammonimenti di Gesù. Infatti promette uno scenario spaventoso per chi ha abusato della pazienza e della misericordia di Dio! Non è un Dio permaloso ma che vede i suoi figli rimandare ogni giorno la conversione, non prendere mai decisioni radicali per seguirlo oppure lasciarsi riacciuffare dal demonio dopo un primo momento di luce. È importante notare che egli non condanna semplicemente, ma indica sempre un’ultima chance! Ma è allora necessario un cambiamento molto più radicale e angoscioso.
Anche sul piano strettamente umano, il rimandare sempre, le sole mezze misure, portano a situazioni che si rivelano, presto o tardi, catastrofiche. Come insegna il detto: “Dio perdona sempre, l’uomo raramente, la natura mai”. Quel politico di cui si dice: con lui si stava bene!, perché aumentava il debito pubblico senza trasformarlo in investimenti per il futuro, ha solo ucciso il suo popolo. Quella società che non ha voluto guardare seriamente ai problemi ambientali, o all’invecchiamento della popolazione, o all’educazione ai valori delle nuove generazioni, si trova un giorno di fronte a situazioni insostenibili!
Ma noi abbiamo la luce del Vangelo e la sua forza! È un dono straordinario, unico. Però anche noi possiamo lasciarci andare, trovare sempre motivi per non deciderci radicalmente per Cristo: è troppo presto, è troppo tardi, lo devono fare gli altri, se avessi una comunità migliore, …. Gesù sottolinea anche un’altra situazione che papa Francesco chiama “dei demoni educati”. Chi ha lasciato tutto per seguire Cristo, i vizi e i peccati più grossolani, ma anche sicurezze lecite, affetti, prospettive legittime di successo umano, deve rimanere vigilante. Infatti il demonio aspetterà il momento propizio per ritornare. Non proporrà subito di nuovo il vizio, ma entrerà attraverso la vanagloria, il “ho fatto tanto”, sono arrivato ad un buon punto (oppure non hanno riconosciuto i miei meriti), “qua non cambia mai niente”, non si cammina bene, non c'è abbastanza amore fraterno, sono troppo vecchio, ecc. Entrerà attraverso attaccamenti progressivi alle cose, alle situazioni, alle persone… E così può soffiare nell’anima la polvere della tristezza, dello scoraggiamento, della ribellione, fino a che “l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima”.  Al demonio rispondiamo con: “Tutto per Gesù, meglio di ieri!” e ci lasciamo guidare dalle preghiere della Chiesa. Convengono ai grandi innamorati di Dio pronti a morire per amore suo e ai grandi peccatori che possono solo gridare a Dio. Tu sei questo grande peccatore e devi diventare un grande santo.
Papa Giovanni faceva tranquillamente preparare la sua tomba a Venezia, ma il suo cuore non smetteva di convertirsi, ripetendo: “solo per oggi!” sarò buono, perdonerò tutto e tutti, avrò pazienza, ecc.. E ricominciava ogni mattina. Eletto Papa aveva capito di essere stato eletto come ripiego e conosceva la sua età. Ma era disponibile e quando Dio lo chiamò lanciò il Concilio Vaticano II senza paura perché era un’opera di Dio e lui un semplice strumento.

Prima Lettura   Gl 1,13-15; 2,1-2
Il giorno del Signore, giorno di tenebra e caligine.
Dal libro del profeta Gioèle
Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti,
urlate, ministri dell’altare,
venite, vegliate vestiti di sacco,
ministri del mio Dio,
perché priva d’offerta e libagione
è la casa del vostro Dio.
Proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra,
radunate gli anziani
e tutti gli abitanti della regione
nella casa del Signore, vostro Dio,
e gridate al Signore:
«Ahimè, quel giorno!
È infatti vicino il giorno del Signore
e viene come una devastazione dall’Onnipotente».
Suonate il corno in Sion
e date l’allarme sul mio santo monte!
Tremino tutti gli abitanti della regione
perché viene il giorno del Signore,
perché è vicino,
giorno di tenebra e di oscurità,
giorno di nube e di caligine.
Come l’aurora,
un popolo grande e forte
si spande sui monti:
come questo non ce n’è stato mai
e non ce ne sarà dopo,
per gli anni futuri, di età in età.  

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 9 
Il Signore governerà il mondo con giustizia.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le tue meraviglie.
Gioirò ed esulterò in te,
canterò inni al tuo nome, o Altissimo.
Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
Sono sprofondate le genti nella fossa che hanno scavato,
nella rete che hanno nascosto si è impigliato il loro piede.
Ma il Signore siede in eterno,
stabilisce il suo trono per il giudizio:
governerà il mondo con giustizia,
giudicherà i popoli con rettitudine.       

Canto al Vangelo   
Gv 12,31-32
Alleluia, alleluia.

Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.
E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.
Alleluia.


Vangelo
   Lc 11, 15-26
Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, 
[dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima». 



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