Visualizzazioni totali

lunedì 7 ottobre 2019

CHIEDERE GRAZIE O ABBANDONARSI ALLA GRAZIA? / Beata vergine del Rosario 7 ottobre

Battaglia di Lepanto - fresche vaticane.

Di fronte alla minaccia turca (invadevano territori cristiani con gli eserciti, niente a che vedere con le migrazioni di poveri e rifugiati attuali) Papa Pio V chiama i popoli cristiani a difendersi con le armi e con la preghiera. La vittoria di Lepanto viene attribuita alla Madonna e in particolare alla preghiera accorata tramite il Rosario. C'era un pericolo enorme, il popolo credente si rivolge alla preghiera per chiedere la grazia e la ottiene.
È il modo più comune in cui viene usato il Rosario da noi piccoli ancora oggi. È giusto chiedere aiuto e grazie attraverso la preghiera. Molti non chiedono o chiedono male. Allora il demonio insinua: “tu non preghi mai, come osi pregare adesso?” Una mamma si commuove sempre per i suoi figli, è sempre il momento buono per chiederle aiuto. Ma dalle letture che sceglie la Chiesa per caratterizzare questa festa la prospettiva è diversa.
Nel Cenacolo, chiuso per paura, gli Apostoli pregano assieme a Maria non per chiedere grazie ma per aprirsi alla Grazia, per aprire il cuore alla fede e abbattere le loro resistenze a seguire la via di Gesù. Si preparano a ricevere lo Spirito Santo, la forza di Dio. Non saranno crocifissi o uccisi perché hanno accettato la volontà di Dio su di loro, come temevano, anzi, saranno riempiti di vita e liberati dalla paura.
A Nazareth Maria riceve la visita dell’angelo. Questa visita la turba profondamente ma lei accetta il confronto, non si chiude. Eppure questo annuncio sconvolge la sua vita, i suoi progetti. In umiltà e disponibilità rinuncia a sé stessa per servire il Signore come vuole Lui e non come vuole lei. Il suo “Sì” la proietta in una dimensione infinitamente nuova. Ma Dio non distrugge, apre e fa crescere. Sarà Madre pur rimanendo Vergine.
Tu chiedi a Dio di aiutarti ma Dio ti ha già aiutato in Gesù Cristo fatto Uomo, crocifisso e risorto per te, costituito Unico Signore. Beato chi ascolterà la Vergine Maria che gli dice come alle nozze di Cana: “Non aver paura, soltanto fai tutto quello che ti dirà!”

Dagli Atti degli Apostoli (1,12 – 14)
Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui.

Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38)
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.

Nessun commento:

Posta un commento