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sabato 19 ottobre 2019

MA A TE, DIO TI HA FATTO UNA PROMESSA? / Santi Martiri Canadesi 19 ottobre

Martiri canadesi.
Le letture di oggi ci invitano alla fede vera da due approcci diversi.
Dio ha fatto ad Abramo una promessa che solo lui poteva realizzare – dargli un figlio mentre con Sarah erano sterili e ormai così anziani – e Abramo ha creduto. Questo lo ha reso giusto e la promessa si è compiuta aldilà di ogni immaginazione. Dio ha “moltiplicato la gioia”. Molta gente crede che Dio sia onnipotente, ma non ha idea che Dio gli abbia fatto una promessa. Il suo rapporto con Dio passa dunque solo attraverso la speranza che Egli esaudisca i suoi desideri. E crede che pregando molto lo forzerà ad esaudirli. È proprio l’atteggiamento dei pagani che Gesù vuole che i suoi discepoli evitino. Riflettiamo: se voglio (devo) obbligare Dio ad esaudirmi sto dicendo due cose. Innanzitutto, che Dio è nemico dell’uomo, visto che non vuole lui per primo il suo bene, poi che non è onnipotente, visto che si può costringere. Ma sopratutto contraddico l’affermazione fondamentale che Dio è mio Padre e io sono suo figlio, che faccio parte di quelli che “non da sangue né da volere di uomo ma da Dio furono generati”. Ti sei mai chiesto quale promessa Dio ti ha fatto? Hai mai chiesto a Lui, aspettando la risposta nel silenzio? O credi di essere “uno dei tanti, mica Dio può pensare a me!” Se sei “uno di quei tanti” la tua vita non ha senso. Vivi, ma non sai perché sei nato, e un giorno dovrai morire, non sai quando, non sai perché.
Il brano del Vangelo di oggi si rivolge a quanti sanno che Dio li ha chiamati per nome, e che gli ha affidato una missione: trasformare il mondo, senza ricchezze né armi ma solo con la fede. Una missione così grande che può prenderti lo scoraggiamento, il desiderio di fuggire. Ma Dio sarà con te.
Senza questi due approcci, la tua vita non ha senso e non porta frutto. La vita dei Martiri Canadesi ricordati oggi dalla Chiesa aveva senso e ha portato frutto.
Io credo in Dio Padre, mio Padre, nostro Padre, Onnipotente, che mi chiama per nome e ha un progetto per me, una missione affinché io porti frutto, un frutto che rimanga per la vita eterna, e io abbia la vita e la vita in abbondanza. Quello che faccio in obbedienza alla missione che Dio mi ha dato è una goccia nell’oceano ma se non lo faccio mancherà questa goccia all’oceano. Quello che faccio fuori da questa missione aumenta solo la confusione e la sfiducia del mondo.
 
Cripta della chiesa dei martiri Canadesi a Roma.
Prima Lettura  Rm 4, 13. 16-18
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi – come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» – davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono.
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 104
Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.
Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.
Così si è ricordato della sua parola santa,
data ad Abramo suo servo.
Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.

Canto al Vangelo 
  Gv 15,26
Alleluia, alleluia.

Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
Alleluia.

Vangelo  
 Lc 12, 8-12
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire». 

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