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mercoledì 30 ottobre 2019

NON VI CONOSCO, NON SO DI DOVE SIETE! / mercoledì XXX sett. T.O.

Michelangelo - Giudizio universale.

È terribile il Vangelo di oggi. Dopo aver ascoltato tante omelie e catechesi, partecipato a molte messe, fatto innumerevoli comunioni, potremo sentirci dire dal Signore: “non ti conosco, non so di dove sei!” Il parallelo di Matteo (7,21-23) è più sbalorditivo ancora: “non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demoni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?” Ma, come? nemmeno questo basta per essere giusti davanti a Dio? è possibile fare una profezia senza fare la volontà del Padre che sta nei cieli? Sì!, è vero, Caifa profetizzò su Gesù e non aveva certamente un cuore da credente. Allo stesso modo, per la missione ricevuta posso cacciare demoni e non essere in comunione con Dio. È quindi vero che si possono fare PRODIGI (dunàmeis) senza che siano SEGNI di fede. Ho parlato ieri di padre Marcial Maciel fondatore dei “Legionari di Cristo”, con molte vocazioni, condannato e sospeso dall’esercizio sacerdotale per doppia vita, attaccamento ai soldi e altro.
Non era un piccolo del Vangelo.
Ma, a queste parole io stesso sono diventato titubante, forse anch’io sbaglio strada? San Paolo mi aiuta riconoscendo che nemmeno sappiamo cosa sia conveniente domandare, e solo affidandomi allo Spirito Santo lui mi guiderà e mi darà luce, passo dopo passo, mi darà il discernimento. Il successo delle mie iniziative non è sufficiente come criterio di autenticità. Siamo purtroppo profondamente affascinati dal successo e corriamo facilmente dietro al carro del vincitore di turno, o alla fama, alla visibilità sui media pubblici. Per un cristiano solo il Vangelo è il criterio di autenticità. Purtroppo non lo approfondiamo, spesso non lo conosciamo e portiamo avanti le nostre idee. Questo è vero per tutti, almeno in parte. Ma se, per principio, di fronte alla Parola di Dio, dico: "Sì, è vero, ma ..." non sono d'accordo, non è giusto, gli altri però, ecc. ... quel "ma" rovina tutto.
Se non so fino in fondo cosa è giusto, cosa è conveniente domandare, se posso fare prodigi e profezie senza essere gradito a Dio, mi rimane solo da convertirmi “con timore e tremore”. Se cerco davvero di camminare “nell’amore e nella pazienza di Cristo”, accogliendo in me gli stessi suoi sentimenti, imitandolo in tutto, so che quando arriverò davanti a lui sarò atteso, e mi dirà: "entra piccolo peccatore, so da dove vieni, sei nato dal mio amore".

Prima Lettura   Rm 8, 26-30
Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.
Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.      

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 12 
Nella tua fedeltà ho confidato, Signore.

Guarda, rispondimi, Signore mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi,
perché non mi sorprenda il sonno della morte,
perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!»
e non esultino i miei avversari quando vacillo.
Nella tua misericordia ho confidato.
Gioisca il mio cuore nella tua salvezza
e canti al Signore,
che mi ha beneficato.  
 
Canto al Vangelo 
  Cfr. 2 Ts 2,14
Alleluia, alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

Vangelo
   Lc 13, 22-30
Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.
Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d’iniquità!
Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.
Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi».

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