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sabato 14 aprile 2018

SONO IO, NON ABBIATE PAURA! / sabato II sett. Pasqua

Dal web - anniversario dieci anni di diaconato.


Appena formatasi la prima comunità cristiana, gli apostoli si trovano di fronte a un problema di giustizia-gelosia tra vari membri che è segno della loro profonda imperfezione, della loro non conversione (c'è mormorazione!).  Invece di accontentarsi di rimproverare, inventano una soluzione per risolvere al meglio il problema reale. Inventano addirittura una soluzione sacramentale! Creano i Diaconi:


Ogni religione che nasce, ogni gruppo umano fondato su un ideale ha negli anni della sua fondazione il ricordo di problemi nuovi che vengono affrontati in modo creativo. La Chiesa ha nella sua Storia, fin dai primi anni, un tesoro di Sapienza audace che le indica come affrontare le sfide le più grandi.
Quel modo di affrontare le sfide diventa Tradizione e struttura la vita di quel gruppo, di quella comunità.  Quando si perde questo spirito innovativo e aperto nel solco della Tradizione, è segno di sclerosi e può annunciare la morte del gruppo. La mia esperienza concreta mi testimonia anche che la fretta o la necessità di fissare subito regole definitive è segno di fiato spirituale corto.

È importante per noi cristiani comprendere sopratutto il motivo dell’intervento degli Apostoli: non trascurare la Parola di Dio che deve conservare il Primato. Questo Primato è poi esplicitato come assiduità inseparabile alla Preghiera e al Servizio della Parola. Questo non significa che la Carità-Giustizia può mancare nella Comunità! Infatti sarà affidata in modo speciale ai Diaconi.

Purtroppo ogni comunità è esposta al ripiegamento su se stessa, sulla routine, sul primato delle cose e delle strutture, invece di vivere la realizzazione e la purificazione continua del proprio Ideale, del “Sogno” di Dio. 
Ma, come ci testimonia il Vangelo di oggi e ha esposto così bene papa Francesco nella sua stupenda lettera ai vescovi del Cile, invece di arroccarci o di chiuderci nello scoraggiamento, siamo invitati a volgere lo sguardo all’amore di Dio che “ci viene incontro e purifica le nostre intenzioni per amare come uomini liberi, maturi e critici”, a cercare “l’unica cosa che il Signore ci dona di sperimentare ogni giorno:  la gioia, la pace, il perdono dei nostri peccati e l’azione della sua grazia.”

Prima Lettura   At 6, 1-7
Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli
Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove.
Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».
Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 32
Su di noi sia il tuo amore, Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame

Canto al Vangelo   
Alleluia, alleluia.
Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo,
e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.
Alleluia.

Vangelo   Gv 6, 16-21
Videro Gesù che camminava sul mare.

Dal vangelo secondo Giovanni
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

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