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lunedì 9 aprile 2018

LA SANTITA' NEL MONDO CONTEMPORANEO / 9 aprile 2018 Festa dell'Annunciazione del Signore


El Greco - Annunciazione.
Il 25 marzo era Domenica delle Palme. Per cui la festa dell’Annunciazione è stata riportata al primo giorno utile dopo i Giorni Santi della Settimana Santa e dell’Ottava di Pasqua che prevalgono sulle altre feste.

Oggi il Papa rende pubblica la sua terza Esortazione Apostolica: “Gaudete et exsultate” sulla chiamata alla Santità nel mondo contemporaneo. Prima di leggere questo testo ricco di insegnamenti per noi, facciamo qualche brevissima riflessione sulla Santità. 

 Innanzitutto è stato scelto di pubblicare questo testo il giorno della Annunciazione che segna l’inizio della vita terrena di Gesù, l’inizio dell’Incarnazione. La Santità cristiana è seguire la Via di Gesù, imitarlo nel suo percorso terreno che è umano e divino insieme. La Santità cristiana è una via di incarnazione, non di rifiuto o di allontanamento della condizione umana. È piena delle meraviglie di Dio ma non ha bisogno di meraviglioso. Per trent’anni per Gesù, per tutta la vita per Maria, questa santità PERFETTA è stata vissuta nel nascondimento totale oltre che nell’umiltà più profonda !


Si racconta che san Filippo Neri fu mandato dal Papa a verificare la serietà della fama di santità di una suora di Roma che si diceva favorita da speciali grazie celesti. San Filippo si incamminò dunque a piedi e siccome era piovuto da poco e molte strade di Roma non erano pavimentate, anzi, alcune erano uno scolo di acque usate al centro, egli si imbrattava le scarpe. Allora gli venne l’idea di imbrattarsi apposta. Arrivato al convento disse alla portinaia: “Il Vicario di Cristo mi manda a consultare la Santa!” Immediatamente la voce si sparse nel convento e la “santa” fu avvisata. Dopo poco arrivò in portineria occhi al cielo e mani giunte: “Ahhh! Paaadre!, che onooore …” – “Ahh! Sorella, che gioia! Senta, per favore, mi potrebbe pulire queste mie povere scarpe che come vede …” La suora si risentì e san Filippo Neri si congedò immediatamente e garbatamente, sicuro che lì non c'era nessuna santità.

Prima Lettura  Is 7,10-14
Ecco la vergine concepirà.

Dal libro del profeta Isaìa  

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».

   
Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 39
Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
   
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Non ho nascosto la tua giustizia
dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza
ho proclamato.

  
Seconda Lettura  
Eb 10,4-10

Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.

Dalla lettera agli Ebrei  

Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice:
«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato.
Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: “Ecco, io vengo
– poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –
per fare, o Dio, la tua volontà”».
Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

 
Canto al Vangelo  
Lc 1,28.38

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio.
Nel tempo pasquale: Alleluia, alleluia.

Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te.
Eccomi, sono la serva del Signore.

Oppure:  Gv 1,14
Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio.
 
Vangelo Lc 1,26-38
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal vangelo secondo Luca  

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
  


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