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sabato 7 aprile 2018

SKLEROKARDIA, DUREZZA DI CUORE, SALIRE SUL CARRO DEL VINCITORE / sabato dell'Ottava di Pasqua



Nella prima lettura, la durezza di cuore dei membri del Sinedrio è evidente: hanno davanti agli occhi dei segni molto chiari, li sanno leggere, ma non si mettono in discussione. Questo però non è una loro esclusiva : Marco nel suo Vangelo sottolinea molto che gli apostoli stessi non prestano fede ai primi testimoni della risurrezione, e la causa è una sola: la durezza di cuore di cui Gesù li rimprovera (la “sklerokardia” nel testo greco, hanno un cuore spiritualmente sclerotico). 


Quindi anche noi siamo esposti a questa “sklerocardia” e piuttosto che lamentarci degli altri, puntare il dito contro chi non (mi) comprende, chi sta in alto e non da l’esempio che vorrei, preoccupiamoci della nostra conversione, della nostra durezza di cuore, supplicando il Signore di scoprirla e poterla combattere con la sua grazia (quella famosa trave che tutti vedono negli occhi degli altri e mai nei propri).

Anche perché il Regno va avanti. L’Unico Signore è Gesù Risorto e non ce ne sono altri a cui affidarsi. Se non partecipo al suo Regno rimango solo fuori, fuori dalla Vita, dalla Storia, da tutto, con i miei lamenti (i discepoli erano afflitti e piangevano ma non dettero ascolto a Maria di Magdala che portava la Buona Notizia: questo chiuderci nella tristezza, nella mormorazione sterile ci ricorda qualche situazione già vissuta?). Il Sinedrio non riesce a fermare la diffusione del Vangelo, Gesù passa oltre (e meno male) ai dubbi dei suoi discepoli e li manda ad annunciare.

Per una volta “salire sul carro del Vincitore” e metterci al suo servizio è pura virtù. Affrettiamoci a farlo.


Prima Lettura   At 4, 13-21
Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, i capi, gli anziani e gli scribi, vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù. Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare.
Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo: «Che cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo. Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome».
Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù. Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato».
Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l’accaduto.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 117
Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.


SEQUENZA (Facoltativa)
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».

Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.

Canto al Vangelo  Sal 117,24
Alleluia, alleluia.

Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.

Vangelo
   Mc 16, 9-15
Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo.

Dal vangelo secondo Marco
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».


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