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martedì 10 aprile 2018

CON GRANDE FORZA DAVANO TESTIMONIANZA DELLA RISURREZIONE

Risurrezione - P. Rupnik.


Nella prima lettura, dagli Atti, si parla di condivisione assoluta dei beni e questo ci colpisce moltissimo. La Chiesa ha temperato in seguito la condivisione totale degli inizi non tanto per raffreddamento dei discepoli ma perché ha scoperto che doveva durare nel tempo. E quindi con la stessa carità ha saputo organizzare questo aspetto. La condivisione totale, il comunismo volontario, però continua ad affascinare tutti quelli che si confrontano con il Vangelo e si vive appunto modulandolo secondo le varie situazioni  e la maturità del cammino cristiano di ogni comunità.

Questo aspetto potrebbe però non farci dare la dovuta importanza al versetto 33: “Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.”

Con grande forza. È dalla risurrezione del Signore Gesù che tutto parte e prende valore e forza. Proprio perché Gesù è risorto che i beni materiali, pur necessari, diventano secondari, senza sforzo particolare, perché si comincia a “guardare le cose di lassù”.  Prima della conversione non mancavo di soldi ma non mettevo nulla da parte e pensavo come spendere ogni mese fino all’ultimo soldo per acquistare qualcosa di nuovo o fare una nuova esperienza. Dopo la conversione mi sono ritrovato che avevo tropi soldi ! … perché la mia ricchezza non veniva più da ciò che si compra. Poi ha cominciato la fantastica avventura, vivendo in Italia per 25 anni senza soldi. La Provvidenza si è manifestata in tutti i modi, sempre puntuale  e mai solo come risoluzione di un mio problema di sopravvivenza ma come carità, missione, servizio, nel corso dei quali si risolveva anche l’aspetto materiale…

Tante volte però ci fermiamo “alle cose della terra” come Nicodemo, mentre Dio “non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente” (“Gaudete et exsultate, § 1”), ma ci vuole dare la vera felicità, ci vuole santi. Accettiamo l’invito di Gesù di rinascere dallo Spirito.

Prima Lettura   At 4, 32-37
Un cuore solo e un'anima sola.

Dagli Atti degli Apostoli
La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa “figlio dell’esortazione”, un levìta originario di Cipro, padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 92
Il Signore regna, si riveste di maestà.
Oppure:
Regna il Signore, glorioso in mezzo a noi.

Regna il Signore, glorioso in mezzo a noi.

Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.

È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei.

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore. 

Canto al Vangelo
    Gv 3,15
Alleluia, alleluia.
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo,
perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Alleluia.

Vangelo   Gv 3,7b-15
Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».


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