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venerdì 6 aprile 2018

MIRACOLI E OLTRE / venerdì dell'Ottava di Pasqua


Nel Vangelo di oggi Gesù Risorto fa un miracolo a favore dei suoi discepoli.  Nella prima lettura Pietro ne ha appena fatto uno nel suo nome. Siamo affascinati dai miracoli fisici. È come vincere alla lotteria: di colpo tutto facile. Ma è molto di più. È la testimonianza che Dio esiste.  Eppure  per Gesù e Pietro è solo un pretesto per andare più lontano, molto più lontano : alla fede, la conversione, la carità come regola di vita.  


Quando  la Chiesa ha visto in un suo figlio l’eroicità della sua carità e di tutte le sue virtù evangeliche (umiltà, obbedienza, pazienza, fiducia nella provvidenza, ecc. … ), cioè quando costata nella sua vita il miracolo morale, e vuole proporlo come modello al popolo credente, gli chiede di intercedere presso Dio nel quale vive perché conceda un miracolo che dimostri che è in paradiso e che Dio consente a che sia proclamato santo. E' anche la testimonianza che egli esiste, è vivo presso Dio.

Ma Gesù è vivo? Molti non credono. Eppure, con tutti i miracoli che sono stati fatti lungo i secoli nel suo nome, documentati, registrati, fonte di conversione per altre persone, come si può dubitare che Lui sia vivo e interceda  per noi presso il Padre, mostrandogli le sue piaghe? Questi miracoli sono sia fisici che morali, salvezza della vita naturale e sopratutto salvezza evidente della vita morale e spirituale.

Il giorno di Pentecoste i discepoli erano forse un centinaio. La sera di quel giorno, dice la Scrittura,  si aggiunsero a loro altri 3000. Quando finirono le persecuzioni all’inizio nel 314 dopo Cristo, senza che la Chiesa avesse soldi né posizioni di potere (non c'era nulla da guadagnare se non l’Amore di Dio e le sue Promesse)  e malgrado l’avversità  generale dell’Autorità costituita, si stima che i cristiani fossero  30 milioni! Tanto che i popoli barbari pensavano già che l’Impero Romano fosse un Regno Cristiano.  Dopo ancora appena un secolo, prima di diventare la Chiesa ufficiale dell'Impero, essendo libera di evangelizzare e forte della grazia del Vangelo e della testimonianza di tanti suoi figli, i cristiani erano 300 milioni…

Cristo nostra Speranza è Risorto dai morti, Alleluja!

Prima Lettura    At 4, 1-12
In nessun altro c’è salvezza. 

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?».
Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 117
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina. 
 
SEQUENZA (Facoltativa)
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».

Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.

Canto al Vangelo   Sal 117,24
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.


Vangelo 
  Gv 21 1-14
Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.


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