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lunedì 17 giugno 2024

D.I. 18 LA GUERRA / Dignitas infinita, 38-39

La guerra in nome della religione, è 
una guerra contro la religione stessa.

La guerra

38. Un’altra tragedia che nega la dignità umana è il portarsi della guerra, oggi come in ogni tempo: «guerre, attentati, persecuzioni per motivi razziali e religiosi, e tanti soprusi contro la dignità umana […] vanno “moltiplicandosi dolorosamente in molte regioni del mondo, tanto da assumere le fattezze di quella che si potrebbe chiamare una ‘terza guerra mondiale a pezzi’”».[64] Con la sua scia di distruzione e dolore, la guerra attacca la dignità umana a breve e a lungo termine: «pur riaffermando il diritto inalienabile alla legittima difesa, nonché la responsabilità di proteggere coloro la cui esistenza è minacciata, dobbiamo ammettere che la guerra è sempre una “sconfitta dell’umanità”. Nessuna guerra vale le lacrime di una madre che ha visto suo figlio mutilato o morto; nessuna guerra vale la perdita della vita, fosse anche di una sola persona umana, essere sacro, creato a immagine e somiglianza del creatore; nessuna guerra vale l’avvelenamento della nostra Casa Comune; e nessuna guerra vale la disperazione di quanti sono costretti a lasciare la loro patria e vengono privati, da un momento all’altro, della loro casa e di tutti i legami familiari, amicali, sociali e culturali che sono stati costruiti, a volte attraverso generazioni».[65] Tutte le guerre, per il solo fatto di contraddire la dignità umana, sono «conflitti che non risolveranno i problemi, ma li aumenteranno».[66] Questo risulta ancora più grave nel nostro tempo, quando è diventato normale che, al di fuori del campo di battaglia, muoiano tanti civili innocenti.

39. Di conseguenza, anche oggi la Chiesa non può che fare sue le parole dei Pontefici, ripetendo con san Paolo VI: «jamais plus la guerre, jamais plus la guerre!»,[67] e chiedendo, insieme a san Giovanni Paolo II, «a tutti nel nome di Dio e nel nome dell’uomo: Non uccidete! Non preparate agli uomini distruzioni e sterminio! Pensate ai vostri fratelli che soffrono fame e miseria! Rispettate la dignità e la libertà di ciascuno!».[68] Proprio nel nostro tempo questo è il grido della Chiesa e di tutta l’umanità. Papa Francesco sottolinea, infine, che «non possiamo più pensare alla guerra come soluzione. Davanti a tale realtà, oggi è molto difficile sostenere i criteri razionali maturati in altri secoli per parlare di una possibile “guerra giusta”. Mai più la guerra!».[69] Poiché l’umanità ricade spesso negli stessi errori del passato, «per costruire la pace è necessario uscire dalla logica della legittimità della guerra».[70] L’intima relazione che esiste tra fede e dignità umana rende contradittorio che la guerra sia fondata su convinzioni religiose: «coloro che invocano il nome di Dio per giustificare il terrorismo, la violenza e la guerra non seguono la via di Dio: la guerra in nome della religione è una guerra contro la religione stessa».[71]


[64] Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 25: AAS 112 (2020), 978, che cita Francesco, Messaggio per la 49ª Giornata mondiale della pace (1° gennaio 2016): AAS 108 (2016), 49.

[65] Francesco, Messaggio ai partecipanti alla VI Edizione del “Forum de Paris sur la Paix” (10 novembre 2023): L’Osservatore Romano (10 novembre 2023), 7, che cita Id., Udienza generale (23 marzo 2022): L’Osservatore Romano (23 marzo 2022), 3.

[66] Francesco, Discorso alla Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP 28) (2 dicembre 2023): L’Osservatore Romano (2 dicembre 2023), 2.

[67] Cf. S. Paolo VI, Discorso alle Nazioni Unite (4 ottobre 1965): AAS 57 (1965), 881.

[68] S. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptor hominis (4 marzo 1979), n. 16: AAS 71 (1979), 295.

[69] Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 258: AAS 112 (2020), 1061.

[70] Francesco, Discorso al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (14 giugno 2023): L’Osservatore Romano (15 giugno 2023), 8.

[71] Francesco, Discorso nella Giornata mondiale di Preghiera per la Pace (20 settembre 2016): L’Osservatore Romano (22 settembre 2016), 5.


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