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mercoledì 5 giugno 2024

D.I. 13 ANCHE GLI ALTRI ESSERI CREATI HANNO UN VALORE PROPRIO / Dignitas infinita 28.


28. La differenza tra l’essere umano e il resto degli altri esseri viventi, che risalta grazie al concetto di dignità, non deve far dimenticare la bontà degli altri esseri creati, che esistono non solo in funzione dell’essere umano ma anche con un valore proprio, e pertanto come doni a lui affidati perché siano custoditi e coltivati. Così, mentre si riserva all’essere umano il concetto di dignità, si deve affermare allo stesso tempo la bontà creaturale del resto del cosmo. Come sottolinea Papa Francesco: «proprio per la sua dignità unica e per essere dotato di intelligenza, l’essere umano è chiamato a rispettare il creato con le sue leggi interne […]: “Ogni creatura ha la sua propria bontà e la sua propria perfezione [...] Le varie creature, volute nel loro proprio essere, riflettono, ognuna a suo modo, un raggio dell’infinita sapienza e bontà di Dio. Per questo l’uomo deve rispettare la bontà propria di ogni creatura, per evitare un uso disordinato delle cose”».[43] Ancora di più, «oggi siamo costretti a riconoscere che è possibile sostenere solo un “antropocentrismo situato”. Vale a dire, riconoscere che la vita umana è incomprensibile e insostenibile senza le altre creature».[44] In tale prospettiva, «non è irrilevante per noi che parecchie specie stiano scomparendo e che la crisi climatica stia mettendo in pericolo la vita di tanti esseri».[45] Appartiene, infatti, alla dignità dell’essere umano la cura dell’ambiente, tenendo conto in particolare di quell’ecologia umana che preserva la sua stessa esistenza.


[43] Francesco, Lett. enc. Laudato si’ (24 maggio 2015), n. 69: AAS 107 (2015), 875, che cita Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 339.

[44] Francesco, Esort. ap. Laudate Deum (4 ottobre 2023), n. 67: L’Osservatore Romano (4 ottobre 2023), IV.

[45] Ibidem, n. 63: L’Osservatore Romano (4 ottobre 2023), IV.


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