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mercoledì 5 ottobre 2022

LOTTARE PER LA PUREZZA DELLA FEDE / mercoledì XXVII sett. T.O., pari.



S. Paolo si trova di fronte al deviare dal Vangelo della comunità dei Galati. Ma non è la prima volta: egli racconta loro il drammatico confronto avuto con s. Pietro. Cosa era successo?

Paolo sente il bisogno di verificare la sua comunione con il collegio degli Apostoli e va a  Gerusalemme. È fondamentale la comunione nella Chiesa e la sua unità. Sa che molti, per ignoranza o chiacchiericcio, possono intromettersi nel discorso che deve fare sulla sua attività di evangelizzatore e creare confusione, turbando la comunità, in particolare le persone più deboli. Per cui, prudentemente, sceglie con chi parlare. Non chi gli darà ragione, ma chi è competente a trattare questi argomenti secondo la missione ricevuta dal Signore. Fin dalle origini nella Chiesa ci sono differenze di sensibilità e di capacità di apertura mentale. Essere cristiano è un cammino. Le persone più autorevoli con le quali parla Paolo costatano che a Pietro è stata affidata l’evangelizzazione dei membri del popolo eletto, e a Paolo, il Signore ha affidato l’apostolato marginale presso i pagani. Due Chiese dunque? No. Ma dei carismi diversi, uniti però da un unico evento salvatore, da annunciare con forza al mondo: la venuta nella carne di Gesù Cristo, la sua crocifissione, morte e risurrezione, il suo offrirsi come vittima di espiazione per i peccati di tutti gli uomini e la sua vittoria sulla morte e su ogni male in ragione della sua fiducia totale nel Padre e nella sua volontà. È dunque ormai il Signore e il Giudice dei vivi e dei morti. Gli ebrei non cambiano religione. Vedono soltanto compiersi le promesse di Dio fatte ai Padri, anche se in modo inatteso. Un modo davvero sorprendente, ma col senno di poi, ci si rende conto che era stato veramente annunciato dai profeti, solo che non avevano capito le Scritture. Quindi la loro religione, le loro usanze erano buone. Possono continuare a praticarle aprendole solo al soffio dello Spirito. Qualcuno però si mette a pensare che in fondo non ha veramente bisogno di convertirsi.

San Pietro aveva accettato questa apertura del Regno di Dio a tutti gli uomini sulla base della fede in Gesù Cristo (Atti capitoli 10 e 11, in particolare Atti 11,3 ss). Ma per un motivo non meglio precisato, dettato però dalla presenza di inviati da parte di Giacomo, egli in pratica non condivide più la mensa con i credenti di origine pagana. I membri della comunità di origine ebraica, e anche Barnaba, cominciano a fare lo stesso. Paolo vede che tale  comportamento contraddice il pilastro del Vangelo: la fratellanza universale, la riconciliazione di tutti offerta in Gesù Cristo. E ingaggia una battaglia per la purezza della fede nella Chiesa. Tante volte lungo la Storia, la purezza della fede viene distorta concretamente o anche teoricamente nelle comunità cristiane, nelle parrocchie…  Bisogna lottare per non perdere mai la purezza dell’annuncio evangelico, iniziando ognuno da se stesso, ogni giorno.

 

Prima Lettura   Gal 2,1-2.7-14
Riconobbero la grazia a me conferita.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quattordici anni dopo [la mia prima visita], andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Bàrnaba, portando con me anche Tito: vi andai però in seguito a una rivelazione. Esposi loro il Vangelo che io annuncio tra le genti, ma lo esposi privatamente alle persone più autorevoli, per non correre o aver corso invano.
Visto che a me era stato affidato il Vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi – poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per le genti –, e riconoscendo la grazia a me data, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Bàrnaba la destra in segno di comunione, perché noi andassimo tra le genti e loro tra i circoncisi. Ci pregarono soltanto di ricordarci dei poveri, ed è quello che mi sono preoccupato di fare.
Ma quando Cefa venne ad Antiòchia, mi opposi a lui a viso aperto perché aveva torto. Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma, dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, tanto che pure Bàrnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia.
Ma quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del Vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?».   

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 116 
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.   
 
Canto al Vangelo 
  Rm 8,15
Alleluia, alleluia.

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Alleluia.

Vangelo
   Lc 11, 1-4
Signore, insegnaci a pregare.

Dal vangelo secondo Luca
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione». 


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