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giovedì 27 ottobre 2022

COME DIFENDERSI DAL MALE / giovedì XXX sett. T.O., pari.



 Nel lettera agli Efesini, Paolo ha illustrato innanzitutto la bellezza del Mistero di Dio rivelato in Cristo e offerto ai credenti, poi ha spiegato come incarnare nella vita concreta questa natura divina ricevuta. Ma ci sono ostacoli. Il mistero dell’iniquità è all’opera. Il maligno, vinto da Cristo, sarà vinto dal credente solo se in Cristo egli combatte personalmente. Purtroppo molti non accettano la salvezza offerta da Cristo e rimangono schiavi del demonio. Nel Vangelo di oggi Gesù lo ricorda in modo straziante. E senza la perseveranza libera e attenta anche i credenti cadono vittime delle insidie del diavolo.

Il credente deve dunque difendersi. Paolo usa come immagine l’equipaggiamento del soldato. Per proteggerci dal maligno, forse pensiamo istintivamente a preghiere, esorcismi, acqua benedetta e croci particolari. Ci sono santoni e preti che fanno commercio di benedizioni,  acqua benedetta e medaglie. Il Signore non disdegna queste cose, la “Medaglia Miracolosa” riconosciuta dalla Chiesa ne è un chiaro segno. Ma la Parola di Dio non parla mai di acqua benedetta, medaglie e via dicendo! Chi si limitasse a questo tipo di difesa, anche in buona fede, di lui il demonio si fa beffa. Il prete che porta avanti principalmente questo discorso non aiuta le persone, piuttosto finisce di rovinarle.

Ma concretamente, quali difese, quali armi propone Paolo per lottare contro il male?

Innanzitutto: essere fermi: è l’atteggiamento di base necessario, anche se si conquista progressivamente (Giacomo 1,6). Essere quindi saldi nella verità, che è soprattutto verità di Dio, nella giustizia che è quella data dalla fede in Cristo, avendo zelo per propagare il vangelo della pace.  Avere in mano la fede come scudo. Mentre il demonio suggestiona con i sensi, gli affetti, la fede permette di superare la sensibilità. Prendere l'elmo della salvezza: Dio è fedele, la salvezza che offre non dipende dai miei meriti, mentre il demonio insinua che non avrò salvezza. Prendere la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregare incessantemente.

Notiamo alcune cose: a/ per difendersi dal maligno la gente in genere pensa subito alla preghiera. Invece san Paolo la nomina per ultimo! Anche se la preghiera è importantissima conta innanzitutto ricevere quello che Dio mi offre! È Dio che salva. b/ Spesso pensiamo solo a preservarci dal maligno e dalle croci, a preservare la nostra salute, la nostra tranquillità, i nostri affetti, ecc. Invece il credente attacca il nemico con la spada e con la diffusione della Buona Notizia. Un cristiano non formato nella Parola di Dio è come un soldato senza spada. O si nasconde in un cantuccio, o prende solo botte! Eppure quanti non si nutrono della Parola di Dio, o molto marginalmente, con interpretazioni non conformi all’insegnamento della Chiesa. E quanti non sanno giudicare le loro situazioni alla luce della Parola di Dio! Molti di meno ancora hanno zelo per propagare il Vangelo della Pace. Eppure è la migliore difesa per vari motivi: se diffondo la Buona Notizia, Dio onnipotente mi proteggerà facendomi portare a compimento la mia missione (2 Tim 4,8.16-18); diffondendo la Buona Notizia fermento la pasta, introduco nella società luce che respinge le tenebre, creo comunione che ci rende tutti più forti; infine vedendo come la Parola di Dio tocca i cuori, la mia stessa fede si rafforza.

Serviamo il Signore come vuole, cioè da uomini in piedi, da risorti – anche se portiamo la croce – e non da sconfitti, miseri mendicanti di tranquillità e di grazie.

 

Prima Lettura   Ef 6, 10-20
Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere e superare tutte le prove.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. 
Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo, del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere.     

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 143
Sei tu, Signore, il mio sostegno.

Benedetto il Signore, mia roccia, 
che addestra le mie mani alla guerra, 
le mie dita alla battaglia. 

Mia grazia e mia fortezza, 
mio rifugio e mia liberazione, 
mio scudo in cui confido, 
colui che mi assoggetta i popoli. 

Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, 
suonerò per te sull'arpa a dieci corde; 
a te, che dài vittoria al tuo consacrato, 
che liberi Davide tuo servo. 
Salvami dalla spada iniqua.      

Canto al Vangelo
    Cf Is 1,2-3
Alleluia, alleluia.

Ho generato e fatto crescere figli, dice il Signore,
ma essi non mi conoscono; il mio popolo non comprende.
Alleluia.


Vangelo   
Lc 13, 31-35
Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.

Dal vangelo secondo Luca
In quel giorno si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vàttene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». Egli rispose: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. 
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e làpidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».  

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