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venerdì 7 ottobre 2022

LA POTENZA DELLA PREGHIERA / Beata Vergine del Rosario, 7 ottobre.

 



Le letture lette a messa questa mattina per la memoria della Madonna del Rosario sono il passo degli Atti che ricorda i discepoli e la Madre di Gesù assidui e concordi nella preghiera in attesa del dono dello Spirito Santo, e il Vangelo dell’Annunciazione.

Conosciamo e amiamo di profondo cuore questi passi. Però, cosa c’entrano con la preghiera del Rosario? Anzi, chiediamoci, la Madonna ha pregato incontrando l'angelo? Certamente non ha “detto preghiere”. Ma ha dialogato con la Parola di Dio rivoltale dall'angelo, esponendo la sua vita, prima nella perplessità e il turbamento provocato da questa parola, poi nella consegna senza riserve. Questa è la preghiera più alta, il modello di ogni preghiera. È la Celebrazione della Parola di Dio per eccellenza. Ricordiamocelo sempre.

Il pericolo è che le nostre preghiere siano un monologo rivolto a Dio (o non si sa bene a chi!?). Oppure che non coinvolgano la nostra vita o, persino, cerchino soltanto di preservarla dal rischio della fede.

Ma il Rosario allora? Il Rosario è una forma di preghiera semplice e ricchissima, ma non può essere l’unica. Per esempio è troppo povera la vita di preghiera e di fede di chi dice “non vado a messa ma dico il rosario ogni giorno”, come fanno in tante. Ma, tra coloro che vanno pure a messa e recitano il Rosario, c'è chi ne vive la ricchezza e chi invece lo riduce a “pappagallata” sterile, o peggio. I motivi sono vari. Come per ogni preghiera c'è chi non cerca la conversione. Sarà utile rileggere ciò che dice il “Trattato della Vera Devozione a Maria” in proposito (PARTE SECONDA - CAPITOLO SECONDO: DEFORMAZIONI DEL CULTO A MARIA che menziona sette specie di falsi devoti e di false devozioni a Maria: 1. i devoti critici; 2. i devoti scrupolosi; 3. i devoti esteriori; 4. i devoti presuntuosi; 5. i devoti incostanti; 6. i devoti ipocriti; 7. i devoti interessati.). Ma soprattutto è necessario comprendere e vivere la ricchezza del Rosario. È una forma semplice e accessibile che deve farci tendere “all’essere crocifisso al mondo come il mondo è crocifisso per me” (vedi Gal 6:14; e anche Rm 6:6; Gal 2:20; 5:24), a riscoprire appieno la realtà del nostro Battesimo. Inoltre è una preghiera contemplativa incentrata su Gesù Cristo e tutto il Mistero Pasquale. La lettera di Papa Giovanni Paolo II sul Rosario ci aiuta ad aprire in questo senso la nostra mente e il cuore (Rosarium Virginis Mariae sul Santo Rosario (16 ottobre 2002) | Giovanni Paolo II).

In questo giorno chiediamo di "prendere con noi Maria" e scoprire più profondamente la potenza della preghiera.

  

Prima lettura

Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui. (Atti 1,12-14)

 

Vangelo

Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio».  Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Luca 1,26-38)

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