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giovedì 29 agosto 2019

VALEVA LA PENA FARTI TAGLIARE LA TESTA PER QUESTO? / Martirio di Giovanni Battista 29 agosto



Giovanni Battista è decapitato perché rimprovera a Erode il suo legame con Erodìade, moglie di suo fratello. Non sappiamo tutto ciò che si sono detti nei loro colloqui privati. Ma ricordando la sua predicazione (vedi in particolare Luca 3,10 ss) e quella profetica in generale, siamo sicuri che Giovanni Battista avrà toccato altri argomenti in particolare la giustizia sociale e l’uso della forza e della violenza, la lealtà … Avrà annunciato a Erode la Buona Notizia della venuta del Regno di Dio col Messia e della bellezza di cooperare con Lui ad un mondo migliore. Erode aveva tanti altri peccati, eppure il punto che fa precipitare tutto è il non rispetto della santità del matrimonio.
Qualcuno si è stracciato le vesti quando papa Francesco ha detto al clero di Roma che oggi nelle chiese si celebrano molti matrimoni nulli perché i giovani vengono non convinti della fedeltà al sacramento. Quando interroghi i fidanzati su questo punto, magari a pochi giorni o settimane del loro matrimonio, ti accorgi che non sono convinti che il loro impegno comporti rimanere fedeli “se le cose vanno male”. Parlo dei fidanzati sinceri che sperano con tutto il cuore che tutto vada bene. Non è l’emozione un po’ timorosa di fronte alla grandezza dell’impegno “con l’aiuto di Cristo”. Spesso ti rendi conto che non hanno veramente considerato l’eventualità di doversi appoggiare “sull’aiuto di Cristo”, non hanno considerato né la profondità umana del loro impegno né la dimensione trascendente della loro unione. Non credono al sacramento appunto.
Papa Francesco ha chiesto (ribadisco) che i fidanzati e le giovani coppie, almeno nei primi anni del loro matrimonio, facciano un vero catecumenato.
Riflettiamo e preghiamo, chiediamo al Signore chiarezza sui valori e misericordia e tenerezza per le persone coinvolte nelle situazioni più disparate, sempre più frequenti oggi. Tenerezza e misericordia che Giovanni Battista ho trasmesse a Erode. Altrimenti questi non lo ascoltava volentieri.

Prima Lettura  Ger 1, 17-19
Àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò. 
Dal libro del profeta Geremìa
In quei giorni, mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Tu, stringi la veste ai fianchi,
àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti di fronte a loro,
altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.
Ed ecco, oggi io faccio di te
come una città fortificata,
una colonna di ferro
e un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 70
La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.

Canto al Vangelo  Mt 5,10
Alleluia, alleluia.

Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

  
Vangelo  Mc 6, 17-29
Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.  


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