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giovedì 22 agosto 2019

MARIA REGINA DI PACE / 22 agosto


P. Koder.
Per la festa di Maria Regina le letture proprie ci ricordano che Maria è totalmente in funzione di Gesù e ci parlano di Pace. Lo Shalom atteso non è soltanto assenza di guerra ma pienezza di benessere e di gioia. La prima critica degli ebrei a coloro che annunciavano che il Messia era venuto fu che tutta questa pace non la vedevano. E neppure oggi si vede, né sulla scena mondiale, né nel nostro paese, né nelle nostre famiglie. È veramente venuto il Messia? Gesù è veramente il Messia promesso?

La pace si vede quando Gesù dorme nella barca agitata e riempita dalle onde in tempesta. I discepoli invece si preoccupano, e non poco. Gesù svegliato da loro chiede: perché? Non avete ancora fede? Se dormo è perché sono stanco, ma se riposo nella tempesta è perché Dio è mio Padre onnipotente. Anche voi siete amati da Dio. Non dormite e fate il vostro giusto lavoro – la fede è anche impegno, fino a consumarsi – ma se siete agitati è perché non confidate in Dio, non l’avete ancora conosciuto.
Nei santi scopriamo un riflesso di questa pace. Inutile girarci attorno: se il mio cuore è così agitato, se la nostra preghiera è così ansiosa, se le nostre comunità sono piene di pettegolezzi, è perché questa rinascita in Dio non è ancora avvenuta nei fatti, non l’abbiamo lasciata svilupparsi in tutti gli aspetti della nostra vita. Il cristiano giuridico – colui che è cristiano perché ha ricevuto tutti sacramenti necessari ma non vive secondo la forma del Vangelo – non serve a nulla né a sé né agli altri. Tante volte la Chiesa ha testimoniato molto male questa Pace che è il primo aspetto del frutto dello Spirito, venuto ad abitare nei nostri cuori per essere la nostra guida, il nostro maestro interiore.
Gesù Cristo, gli Apostoli, i Santi. Quanti testimoni!!! Sarai tu il prossimo testimone? La salvezza è gratuita ma è un cammino. Devi fare tu il cammino, non si compra. Nessuno può camminare al posto tuo. Fiducia, Dio è con te, gli è piaciuto darti il suo Regno.
Sant’Ignazio di Loyola diceva che se dovessero sopprimere la Compagnia di Gesù, l’opera di tutta la sua vita, con un quarto d’ora di dialogo con Dio ritroverebbe la pace, perché tutto viene da Dio, Padre onnipotente, e tutto è nelle sue mani.

Prima Lettura  Is 9,1-6
Ci è stato dato un figlio

Dal libro del profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Salmo Responsoriale  
112 (113)
Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.

Canto al Vangelo 
Cfr Lc 1,28-42
Alleluia, alleluia.

Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne.
Alleluia.

   
 
Vangelo   Lc 1, 26-38
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.


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