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lunedì 5 agosto 2019

FAMMI MORIRE PIUTTOSTO! / lunedì XVIII° sett. T.O.


Le letture di oggi ci mostrano Dio (e Gesù) che si occupa della vita del suo popolo. In tutti i sensi. Anche corporalmente. Ma per questo Dio coinvolge Mosè (che preferirebbe morire piuttosto che avere il peso di questo popolo) e Gesù coinvolge i suoi discepoli, e vuole la loro carità e generosità. “Love untill hurt”, amare fin quando fa male, diceva madre Teresa. E amando così ricevono il suo Spirito.
Ho celebrato oggi il trigesimo di una ragazza, sposata da qualche anno. Sembra che Dio non si sia preso cura di lei, sembra che i suoi miracoli funzionino solo per alcuni. Certo questa morte non era quello che volevamo. Ma la cura di Gesù per il suo popolo non si ferma nella moltiplicazione dei pani. Ci ha accompagnato nella morte, sperimentandola, anche lui trentenne. E solo nella sua croce c'è salvezza. “I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti!” "Ma chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue non morirà in eterno”. Chi vuole un Cristianesimo senza croce  non può avere salvezza. Ma siamo sinceri: chi non vuole un cristianesimo senza croce?, chi non lo vorrebbe? anche Gesù nell’orto di Getsemani ha voluto servire suo Padre ma senza la croce … Anzi, Gesù dopo aver sentito della morte di Giovanni Battista “si ritirò in un luogo deserto, in disparte”, probabilmente per sfogare il suo dolore e incassare l’impatto di questa morte, smaltire il suo smarrimento e chiedere al Padre discernimento sul seguito del suo cammino. Ma decide di fare la volontà di Dio e ci ama fino alla fine. In lui sappiamo che Dio si è preso cura di questa ragazza fin nella sua morte anche se non abbiamo spiegazioni su questa scomparsa così presto e così brusca.
Gesù è l’unico Salvatore e solo la fede in Lui salva.

Prima Lettura   Nm 11, 4b-15
Non posso io da solo portare il peso di tutto questo popolo.

Dal libro dei Numeri
In quei giorni, gli Israeliti ripresero a piangere e dissero: «Chi ci darà carne da mangiare? Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cetrioli, dei cocomeri, dei porri, delle cipolle e dell’aglio. Ora la nostra gola inaridisce; non c’è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna».
La manna era come il seme di coriandolo e aveva l’aspetto della resina odorosa. Il popolo andava attorno a raccoglierla, poi la riduceva in farina con la macina o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta con l’olio. Quando di notte cadeva la rugiada sull’accampamento, cadeva anche la manna.
Mosè udì il popolo che piangeva in tutte le famiglie, ognuno all’ingresso della propria tenda; l’ira del Signore si accese e la cosa dispiacque agli occhi di Mosè.
Mosè disse al Signore: «Perché hai fatto del male al tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, al punto di impormi il peso di tutto questo popolo? L’ho forse concepito io tutto questo popolo? O l’ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: “Portalo in grembo”, come la nutrice porta il lattante, fino al suolo che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri? Da dove prenderò la carne da dare a tutto questo popolo? Essi infatti si lamentano dietro a me, dicendo: “Dacci da mangiare carne!”. Non posso io da solo portare il peso di tutto questo popolo; è troppo pesante per me. Se mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; che io non veda più la mia sventura!».

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 80
Esultate in Dio, nostra forza 
Il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,
Israele non mi ha obbedito:
l’ho abbandonato alla durezza del suo cuore.
Seguano pure i loro progetti!
Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari volgerei la mia mano.
Quelli che odiano il Signore gli sarebbero sottomessi
e la loro sorte sarebbe segnata per sempre.
Lo nutrirei con fiore di frumento,
lo sazierei con miele dalla roccia.      

Canto al Vangelo 
  Mt 4,4 
Alleluia, alleluia.

Non di solo pane vive l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 14, 13-21
Alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.  
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, avendo udito 
[della morte di Giovanni Battista ], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

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