Se la Lode è migliore, perché Dio voleva i sacrifici
di animali? La Storia della salvezza è un cammino. Attraverso i sacrifici di
animali – oltre la vita, il sangue, la carne e il grasso che si mangiano nel santuario
come cena di comunione con la divinità – il costo dell’animale più o meno
grosso secondo il peccato da espiare, permette all’uomo di prendere coscienza
della gravità del suo peccato. Ma la Lode non è allora troppo facile, troppo poco?
La lode, se ben capita, è segno di una fede matura, perché significa affermare che
“Dio fa bene tutte le cose” malgrado la mia miseria e il mio peccato, i miei
dolori e sventure e il male nel mondo. La Lode è un atto di fede perfetto nel Dio
della Storia, nel Baluardo di Israele e la sua fedeltà all’Alleanza. In qualche
modo “costa” più dei sacrifici degli animali, ci proietta in una dimensione più
elevata, decentrata dal mio io.
Ma, mentre Dio chiede la fede, e ci ripete con l’Incarnazione che la nostra condizione umana è buona, noi cerchiamo di evadere
da questa condizione, ci spaventiamo delle nostre fragilità, ci stanchiamo di
dover chiedere perdono, ci stanchiamo di fidarci di un Dio che non fa la nostra
volontà. Allora cerchiamo dei Segni esterni, anche Segni da baraccone. Gesù si
scandalizza che proprio scribi e farisei gli chiedano un Segno. Conoscono la
Legge, dovrebbero conoscere il metodo e la volontà di Dio e invece preferiscono portare la gente sul prossimo luogo di apparizioni, fare foto delle nuvole
o mandare immagini ai propri contatti con scritto sotto: “La Madonna viene a
casa tua. Dì amen, e la grazia che desideri tanto ti arriverà oggi”.
Allora Gesù cita il segno di Giona profeta e della
Regina del Sud, e rivolge l’attenzione dei suoi ascoltatori al Mistero della
Croce, al Mistero Pasquale. Nessun momento negativo della tua vita è fuori
dalla Misericordia e potenza di Dio, Gesù ha condiviso in tutto la nostra natura
umana, prendendo il posto dell’ultimo degli ultimi.
A un amico deluso di se stesso dopo tanto tempo di impegno
di fedeltà a Dio ho consigliato di rileggere il capitolo 5 di Romani, il
kerigma, e il capitolo 7 dal versetto 14 in poi dove Paolo esprime anche lui
tutto il suo dramma, obbligato a fidarsi soltanto della giustizia che deriva
dalla croce di Gesù e non, almeno in qualche punto, da una giustizia che derivi
dai suoi progressi, dal suo impegno. Nel capitolo 8, Paolo manifesta di nuovo come
lasciandosi guidare dallo Spirito Santo si uniscono in modo stupendo la grazia della
salvezza e la sua vita e condizione personali, le sue fragilità. Tutto serve al
bene di coloro che amano Dio. “In tutte queste
cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati” (Romani
8,37)
Prima
Lettura Mic 6, 1-4. 6-8
Uomo, ti è stato insegnato ciò che richiede il Signore da te.
Dal libro del profeta Michèa
Ascoltate dunque ciò che dice il Signore:
«Su, illustra la tua causa ai monti
e i colli ascoltino la tua voce!».
Ascoltate, o monti, il processo del Signore,
o perenni fondamenta della terra,
perché il Signore è in causa con il suo popolo,
accusa Israele.
«Popolo mio, che cosa ti ho fatto?
In che cosa ti ho stancato? Rispondimi.
Forse perché ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto,
ti ho riscattato dalla condizione servile
e ho mandato davanti a te
Mosè, Aronne e Maria?».
«Con che cosa mi presenterò al Signore,
mi prostrerò al Dio altissimo?
Mi presenterò a lui con olocausti,
con vitelli di un anno?
Gradirà il Signore
migliaia di montoni
e torrenti di olio a miriadi?
Gli offrirò forse il mio primogenito
per la mia colpa,
il frutto delle mie viscere
per il mio peccato?».
Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono
e ciò che richiede il Signore da te:
praticare la giustizia,
amare la bontà,
camminare umilmente con il tuo Dio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 49
A chi cammina per la retta via, mostrerò la salvezza di Dio.
«Davanti
a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio».
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica.
«Non
ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili».
«Perché
vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?
Hai
fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora».
Canto al Vangelo Sal 94,8
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.
Vangelo Mt 12, 38-42
La regina del Sud si alzerà contro questa generazione.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo
vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno!
Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come
infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il
Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa
generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si
convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del
giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la
condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare
la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».
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