6. Kerygma
Il kerygma è il
fondamento della nostra fede e della nostra vita di grazia in Cristo. Ora è
largamente ignorato. Non deve sorprendere, perché “di pancia” continuiamo ad
essere condizionati dall’educazione ricevuta e dall’ambiente che ci circonda.
Riguardo all’ambiente, la Cristianità che vigeva fino a mezzo secolo fa in
Italia con tutti i suoi valori eccellenti era però radicalmente insufficiente per
due motivi: si considerava che “nascevi cristiano”. Certo ci voleva il
battesimo. Ma fatto questo, eri cristiano. Quando sono arrivato in
Sicilia, il termine “cristiano” era
usato dai musulmani immigrati per dire “un uomo” a differenza delle bestie. Il
secondo motivo è che questo costume di cristianità era mescolato con molti
aspetti pagani e tante volte con un’impostazione generale pagana nel
rapportarsi a Dio, al Vangelo e ai santi. In ogni caso la Cristianità è finita
ha detto chiaramente papa Francesco. Ha aggiunto che forse ritornerà, senza che
si possa sapere quando e oggi dobbiamo tener conto che non siamo più in uno
stato di Cristianità. Ora vedo ancora molti riflessi di Cristianità nella vita
pastorale, quando, per esempio, si chiede coerenza ai fedeli o loro stessi
riconoscono la loro incoerenza riguardo alla pratica domenicale dicendo: “come
troviamo il tempo per tante cose dobbiamo trovare il tempo per la Messa la
domenica”, “è giusto, ci dobbiamo sforzare”…. Ma il pagano che chiede il
battesimo e la Prima Comunione per i suoi figli, il matrimonio in Chiesa e
latita la domenica a Messa non è incoerente; è perfettamente coerente con uno
schema religioso pagano! Papa Francesco insiste molto sul Kerigma. Infatti:
“Non c’è nulla di più solido, di più profondo, di più sicuro, di più
consistente e di più saggio di tale annuncio.”. (Evangelii Gaudium n. 165, vedi
il Capitolo IV. Un’evangelizzazione per l’approfondimento del kerygma, dove appare la
bellezza dell’annuncio e la logica della crescita accompagnata dalla premura della
Chiesa attraverso il catecumenato. Nella celebrazione del battesimo, anche dei
bambini, ci sono riti e segni del catecumenato. Ma nella pratica nessun bambino
fa un catecumenato dopo, né nessuna parrocchia lo propone, anche se i genitori
si impegnano, assieme ai padrini a educare il neobattezzato nella fede
cristiana. Abbiamo banalizzato il battesimo. Spesso si argomenta che il giorno
di Pentecoste circa 3000 uomini vengono battezzati immediatamente, e
soprattutto si ricorda l’eunuco della Regina Candace, o anche Cornelio, il capo
carceriere di Filippi, Lidia, ecc.. I presenti al discorso di Pietro
il giorno di Pentecoste erano in attesa del compimento delle Promesse di Dio,
erano tutti ebrei o proseliti, quindi formati, hanno visto il fenomeno della discesa dello
Spirito Santo, hanno ascoltato il discorso di Pietro, si sono sentiti
trafiggere il cuore, hanno chiesto aiuto… Anche tutti gli altri hanno una
storia di preparazione e di ricerca antecedente e ricevono il kerygma prima di essere battezzati.
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