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lunedì 11 luglio 2022

COSA CI ISPIRA SAN BENEDETTO PER L'EUROPA. / S. Benedetto, 11 luglio.

 


Ora et labora et lege.

Nella festa di s. Benedetto, Patrono di Europa, la prima lettura dei Proverbi evoca raccolte di sentenze brevi che fanno camminare con la lentezza di chi impara con umiltà le leggi della vita spirituale. Anche la domanda degli apostoli a Gesù nel Vangelo è molto lontana ancora dalla gratuità dell’amore perfetto: “«Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito», ci conviene?”

La Regola che è scaturita dall’esperienza di san Benedetto tiene molto conto di questi piccoli passi e anche della debolezza umana, proponendo una disciplina forte, temperata dalla prudenza e dalla misericordia, dalla consapevolezza che chi corregge ha la trave nel suo occhio e si rivolge a un figlio o a un fratello, non a un suddito. Ma non c'è conversione senza associare alla grazia la preghiera e l’obbedienza: “Io mi rivolgo personalmente a te, chiunque tu sia, che, avendo deciso di rinunciare alla volontà propria, impugni le fortissime e valorose armi dell'obbedienza per militare sotto il vero re, Cristo Signore” (Prologo della Regola, n. 3). 

San Benedetto è Patrono di Europa perché la sua scuola ha contribuito a creare la civiltà cristiana. Quanti vogliono difendere le tradizioni e i valori cristiani in Europa, si ispirino a lui che, senza polemiche, seguì Cristo con la vita comunitaria. Non aveva progetti di “conquista cristiana” o di riforma della Chiesa, anche se la sua decisione di abbracciare la vita eremitica scaturiva anche da un giudizio sulla Roma del suo tempo, dove studiava, che formalmente era tutta cristiana ma era piena di corruzione fuori e anche dentro la Chiesa. Dice san Gregorio Magno:  “Si allontanò quindi così: aveva scelto consapevolmente di essere incolto, ma aveva imparato sapientemente la scienza di Dio” (Dialoghi, libro II).

San Benedetto può quindi ispirare anche oggi la nostra vita cristiana, liberandoci dal pericolo di voler insegnare agli altri ed essere poi squalificati per la nostra vita impenitente ( 1 Cor 9,27), sapendo però che questo modo di seguire Cristo fa del bene alla società. In breve cosa ci dice san Benedetto?

“Nulla assolutamente anteponiamo a Cristo e così egli, in compenso, ci condurrà tutti alla vita eterna” (Regola cap. 72, 12). 

“Ora et labora et lege”, cioè “prega, lavora, e leggi, istruisciti, formati”.

Il continuare a sacramentalizzare senza alcuna preparazione intere generazioni, a fare incontri senza nessuna verifica del cammino, l’accontentarsi di una vita cristiana individualistica senza legame comunitario, né alcuna guida e obbedienza, produce i risultati che sono sotto i nostri occhi. Non è debolezza del cristianesimo ma perché abbiamo sostituito il cristianesimo insegnato dagli Apostoli e consegnato alla Scrittura, con un surrogato magari devoto ma deturpato, al ribasso. Papa Francesco insiste sulla necessità del catecumenato per adulti. San Benedetto oggi approverebbe.

 

Prima Lettura  Pr 2,1-9
Inclina il tuo cuore alla prudenza.

Dal libro dei Proverbi
Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole
e custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
se appunto invocherai l’intelligenza
e rivolgerai la tua voce alla prudenza,
se la ricercherai come l’argento
e per averla scaverai come per i tesori,
allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
vegliando sui sentieri della giustizia
e proteggendo le vie dei suoi fedeli.
Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
la rettitudine e tutte le vie del bene. 

Salmo Responsoriale   
Dal Salmo 33
Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.  

Canto al Vangelo  
   Mt 5,3
Alleluia, alleluia.

Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

  

Vangelo  Mt 19,27-29
Voi che mi avete seguito, riceverete cento volte tanto.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna». 

 

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