Ora et labora et lege. |
Nella festa di s. Benedetto, Patrono di Europa, la prima lettura dei Proverbi evoca raccolte di sentenze brevi che fanno camminare con la lentezza di chi impara con umiltà le leggi della vita spirituale. Anche la
domanda degli apostoli a Gesù nel Vangelo è molto lontana ancora dalla gratuità
dell’amore perfetto: “«Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito», ci conviene?”
La Regola che è scaturita dall’esperienza di san Benedetto tiene molto conto di questi piccoli passi e anche della debolezza umana, proponendo una disciplina forte, temperata dalla prudenza e dalla misericordia, dalla consapevolezza che chi corregge ha la trave nel suo occhio e si rivolge a un figlio o a un fratello, non a un suddito. Ma non c'è conversione senza associare alla grazia la preghiera e l’obbedienza: “Io mi rivolgo personalmente a te, chiunque tu sia, che, avendo deciso di rinunciare alla volontà propria, impugni le fortissime e valorose armi dell'obbedienza per militare sotto il vero re, Cristo Signore” (Prologo della Regola, n. 3).
San
Benedetto è Patrono di Europa perché la sua scuola ha contribuito a creare la civiltà
cristiana. Quanti vogliono difendere le tradizioni e i valori cristiani in
Europa, si ispirino a lui che, senza polemiche, seguì Cristo con la vita
comunitaria. Non aveva progetti di “conquista cristiana” o di riforma della
Chiesa, anche se la sua decisione di abbracciare la vita eremitica scaturiva anche
da un giudizio sulla Roma del suo tempo, dove studiava, che
formalmente era tutta cristiana ma era piena di corruzione fuori e anche dentro
la Chiesa. Dice san Gregorio Magno: “Si
allontanò quindi così: aveva scelto consapevolmente di essere incolto, ma aveva
imparato sapientemente la scienza di Dio” (Dialoghi, libro II).
San
Benedetto può quindi ispirare anche oggi la nostra vita cristiana, liberandoci
dal pericolo di voler insegnare agli altri ed essere poi squalificati per la nostra
vita impenitente ( 1 Cor 9,27), sapendo però che questo modo di seguire Cristo fa
del bene alla società. In breve cosa ci dice san Benedetto?
“Nulla
assolutamente anteponiamo a Cristo e così egli, in compenso, ci condurrà tutti
alla vita eterna” (Regola cap. 72, 12).
“Ora et
labora et lege”, cioè “prega, lavora, e leggi, istruisciti, formati”.
Il continuare a sacramentalizzare senza alcuna preparazione intere generazioni, a fare incontri senza nessuna verifica del cammino, l’accontentarsi di una vita cristiana individualistica senza legame comunitario, né alcuna guida e obbedienza, produce i risultati che sono sotto i nostri occhi. Non è debolezza del cristianesimo ma perché abbiamo sostituito il cristianesimo insegnato dagli Apostoli e consegnato alla Scrittura, con un surrogato magari devoto ma deturpato, al ribasso. Papa Francesco insiste sulla necessità del catecumenato per adulti. San Benedetto oggi approverebbe.
Prima
Lettura Pr 2,1-9
Inclina il tuo cuore alla prudenza.
Dal libro dei Proverbi
Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole
e custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
se appunto invocherai l’intelligenza
e rivolgerai la tua voce alla prudenza,
se la ricercherai come l’argento
e per averla scaverai come per i tesori,
allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
vegliando sui sentieri della giustizia
e proteggendo le vie dei suoi fedeli.
Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
la rettitudine e tutte le vie del bene.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 33
Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Benedirò
il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate
con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate
a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
L’angelo
del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
Temete
il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.
Canto al Vangelo Mt 5,3
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.
Vangelo Mt 19,27-29
Voi che mi avete seguito, riceverete cento volte tanto.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti
abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il
Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del
mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù
d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o
madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in
eredità la vita eterna».
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