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martedì 13 dicembre 2022

NON VI SIETE NEMMENO PENTITI COSI' DA POTER CREDERE / Santa Lucia, 13 dicembre.

 


Ieri (La Gioia del Vangelo: CON QUALE AUTORITA' FAI QUESTE COSE? / lunedì III sett. di Avvento, Madonna di Guadalupe.) abbiamo visto Gesù che, alla domanda dei Capi del Tempio sulla sua identità e missione, risponde con un’altra domanda: che dite di Giovanni Battista? Infatti non hanno preso posizione sul Battista come era il loro dovere. Rispondendo a una domanda con un’altra domanda Gesù non usa la sua abilità e padronanza delle situazioni per mettersi al riparo da una polemica ma vuole aiutare i suoi interlocutori a convertirsi. Infatti dopo che essi gli hanno risposto diplomaticamente che non sanno qual è l’origine del battesimo del Battista (umana o divina) Gesù incalza con una parabola: non importa il passato ma la decisione di oggi. I pubblicani e le prostitute che si convertono si trovano in una posizione migliore di chi "non ha mai fatto grandi peccati" ma non si apre oggi agli appelli di Dio. Ascoltate oggi la sua voce: «Non indurite il cuore, come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere”. (Salmo 94,8-9). Ed ecco che Gesù conclude con una frase sorprendente che vogliamo meditare: «Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli». Ma non è forse la fede che genera la conversione? Certamente ma la fede va vissuta, alimentata e la conversione è un’opera continua. Chi è già discepolo non è arrivato, anzi, pur vivendo serenamente sotto la protezione della grazia, sa che se non si converte ogni giorno il demonio cercherà di tornare e c'è il pericolo che la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima”. (Matteo 12,45; Luca 11,26).

Cosa significa questo concretamente per noi? Innanzitutto è un invito a convertirsi ogni giorno. Padre Pio, con tutte le stigmate!, sentiva questa esigenza da parte del Signore pur non vedendo come e dove convertirsi, e quindi ne chiedeva la grazia con più insistenza. Non faceva come troppo succede: “ma io sono già convertito; in che cosa mi dovrei convertire?” e lasciamo perdere…. Ma in questo Vangelo c'è altro. Dio ha dato un segno evidente che ai farisei è difficile da accettare, forse anche da comprendere. E quindi invece di supplicare il Signore di illuminarli e di rendere il loro cuore docile, si appigliano a qualsiasi pretesto per mettere da parte il messaggio del Battista. La stessa cosa succede anche oggi nella Chiesa. Anche riguardo al Magistero. È anormale che dopo sessant’anni, Papa Francesco debba ricordare che tutto il Concilio è Magistero solenne. È anormale che appelli ripetuti dei Papi non siano nemmeno presi in considerazione, ecc. Poi ci sono tutti i punti della vita di ciascuno di noi. Quando ci si presenta qualcosa di difficile da mettere in pratica o da capire, non si deve scartarlo (non posso, non è per me, già so quello che è buono, ecc.) ma bisogna pregare e convertirsi per poter credere. Se uno non è disposto a cambiare, a mettersi in discussione, il suo cuore non si aprirà mai, non crederà.

 

Dal libro del profeta Sofonìa Sof 3,1-2.9-13

Così dice il Signore:

«Guai alla città ribelle e impura,
alla città che opprime!
Non ha ascoltato la voce,
non ha accettato la correzione. 
Non ha confidato nel Signore,
non si è rivolta al suo Dio».

«Allora io darò ai popoli un labbro puro,
perché invochino tutti il nome del Signore
e lo servano tutti sotto lo stesso giogo.
Da oltre i fiumi di Etiopia
coloro che mi pregano,
tutti quelli che ho disperso, mi porteranno offerte.

In quel giorno non avrai vergogna
di tutti i misfatti commessi contro di me,
perché allora allontanerò da te
tutti i superbi gaudenti,
e tu cesserai di inorgoglirti
sopra il mio santo monte.
Lascerò in mezzo a te
un popolo umile e povero».

Confiderà nel nome del Signore
il resto d'Israele.
Non commetteranno più iniquità
e non proferiranno menzogna;
non si troverà più nella loro bocca
una lingua fraudolenta.
Potranno pascolare e riposare
senza che alcuno li molesti.  Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale  Dal Sal 33 (34)

R. Il povero grida e il Signore lo ascolta.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce. R.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce. R.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia. R.

 

Acclamazione al Vangelo  Alleluia, alleluia. Vieni, Signore, non tardare: perdona i peccati del tuo popolo. Alleluia.

Vangelo È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto.

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 21,28-32

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: "Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna". Ed egli rispose: "Non ne ho voglia". Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: "Sì, signore". Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

 

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