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mercoledì 28 dicembre 2022

NATALE, S. STEFANO, S. GIOVANNI, I SS INNOCENTI: CHE SENSO HA L'OTTAVA DI NATALE? / SS Innocenti, 28 dicembre 2022.

 


Che senso ha l’Ottava di Natale? Già gli ebrei festeggiavano alcune ricorrenze per otto giorni, ossia una fase completa della luna. E la prima Ottava è senz’altro quella della Pasqua che inizia col plenilunio: la notte senza tenebre. L’Ottava serve quindi ad estendere la gioia e la pienezza di una festa.

Ma quali indicazioni la Chiesa vuole darci attraverso la liturgia dell’Ottava di Natale? Nella Notte e nel Giorno di Natale abbiamo letture che raccontano i fatti successi a Betlemme. Ma già la sera c'è il Prologo di san Giovanni che parla del Logos, del Verbo fattosi carne. Molte letture durante l’Ottava non raccontano episodi della nascita e dell’infanzia di Gesù. Già il 26, si ricorda il primo credente ucciso per la sua fede in Cristo risorto, Messia e Signore, che lo imita fino a chiedere il perdono dei suoi persecutori. Poi ecco san Giovanni Evangelista con un Vangelo della risurrezione e la sua esperienza di incontro fisico con la Vita in Gesù Cristo. Oggi di nuovo una pagina di dolore con l’uccisione dei Santi Innocenti, una delle pagine difficili della Bibbia. Tutto questo per scarsità di testi disponibili?

Gesù è stato un uomo in tutto simile a noi tranne che nel peccato. Da neonato, suscita in noi i sentimenti che suscitano i neonati. Il suo abbassamento e anche la sua povertà appaiono amabili. I sentimenti verso l’umanità di Gesù sono legittimi e positivi per la nostra fede. San Francesco è un grande santo e cattolicissimo e al suo tempo si valorizzava molto l’umanità di Gesù. Non è dunque un caso se egli ha inventato il presepe. Ma la Chiesa vuole che non ci limitiamo al sentimento o peggio deriviamo verso il sentimentalismo che è una tentazione così forte e diffusa. Ecco perché ci presenta il mistero pasquale completo subito. Cristo è venuto per salvarci e Dio lo ha reso possibile mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne,” (Rm 8,3).

L’episodio dei Santi Innocenti afferma che l’Incarnazione e la Missione salvatrice di Gesù si estende anche a tutto il dolore innocente, è capace di portare ogni aspetto della condizione umana, proprio "condannando il peccato nella carne!" Comprendiamo che senza attingere continuamente a Lui che è la Sorgente, il Salvatore e il Signore non siamo capaci di vincere il male, ma che, dal momento che c'è Lui, la nostra responsabilità si accresce assieme al nostro potere per rendere questo mondo più abitabile. Ma diceva qualcuno dopo l’attentato alle torre gemelli dell’11 settembre 2001: tante persone nel mondo amano sinceramente la pace, poche sono pronte ad impegnarsi per la pace. Da quale parte sono io?

 

Prima Lettura  1 Gv 1,5-2,2
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 123
Chi dona la sua vita risorge nel Signore.

Se il Signore non fosse stato per noi,
quando eravamo assaliti,
allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
quando divampò contro di noi la loro collera.

Allora le acque ci avrebbero travolti,
un torrente ci avrebbe sommersi;
allora ci avrebbero sommersi
acque impetuose.

Siamo stati liberati come un passero
dal laccio dei cacciatori.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.

Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama la candida schiera dei martiri.
Alleluia.

  

Vangelo  Mt 2,13-18
Erode mandò ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.

Dal vangelo secondo Matteo
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».

 

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