Visualizzazioni totali

venerdì 2 dicembre 2022

GRIDARE A DIO NON BASTA / venerdì 1a sett. di Avvento



Due ciechi seguono Gesù urlando la loro richiesta ma Gesù continua a camminare senza dare loro attenzione finché arriva a casa e vi entra. Immaginiamo la scena: la difficoltà per queste persone di seguire Gesù per via della loro cecità. Gesù non ci ha risposto ed entra in casa, segno che la sua giornata è finita o che inizia un’altra occupazione. Ce n'è più che abbastanza per essere scoraggiati e desistere! Come entreranno in quella casa a ripetere la loro domanda se finora sono stati totalmente ignorati? È vero che poco prima Gesù ha compiuto miracoli strepitosi. Ha guarito una donna che soffriva da molti anni di emorragia, accogliendo la sua audace fede benché fosse, per la legge, impura e quindi passibile di rimprovero per aver toccato Gesù, entrando pure in contatto con la gente nella folla. Molto di più ancora, ha fatto risorgere una bambina morta mentre già sono iniziati in casa i riti funebri. Questi ciechi sono certi che Gesù ha il potere, la “dynamis”, di guarirli. Anche noi ne siamo sicuri. Eppure Gesù pone ancora la domanda: “voi credete (pisteuete) che io possa fare questo?”

Gesù mette veramente alla prova la fede di chi chiede. Papa Francesco indica come elemento del discernimento il desiderio: cosa vuoi veramente? Per che cosa sei disposto a rischiare la tua vita? Questi ciechi hanno un desiderio molto semplice e naturale ma ecco che si ritrovano scavati nell’intimo fino ad essere nudi, inermi di fronte a Dio e alla loro scelta. Si ritrovano ad essere solo fede. E se non funziona, se lui rifiuta, ci umilia? Non è forse meglio conservarsi una porta di uscita, qualche sicurezza di riserva, non esporsi troppo? È tutta la loro esistenza che è messa in discussione. Non potranno dimenticare questa esperienza. Essere guariti cambierà la loro vita, ma più ancora la cambierà quella esperienza interiore spirituale, che non era presente nel loro primo gridare. Poteva essere solo una pretesa: “hai guarito altri, e noi”. Gridare fa parte dell’esperienza di fede (Salmo 129,1) ma non è sufficiente. Potevano lasciarsi andare alla collera fino alla bestemmia come il ladro crocifisso accanto a Gesù: “se tu sei il Cristo, salva te stesso e anche noi”. (Luca 23,39).

Invece la “durezza” di Gesù li aiuta a scendere nell’umiltà della fede, che non è pretesa e ricerca di comodità ma verità profonda e abbandono.  La fede non arricchisce, ma spoglia, porta all'essenziale.

 

Prima Lettura   Is 29, 17-24
In quel giorno gli occhi dei ciechi vedranno.

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore Dio:
«Certo, ancora un po’
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall’oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.
Perché il tiranno non sarà più, sparirà l’arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattò Abramo:
“D’ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d’Israele.
Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione”». 

Salmo Responsoriale    Dal Salmo 26
Il Signore è la mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è la luce del mondo.
Alleluia.

Vangelo
   Mt 9,27-31

Gesù guarisce due ciechi che credono in lui.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.


Nessun commento:

Posta un commento