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lunedì 26 dicembre 2022

05 ITINERARI CATECUMENALI nn. 4-5 / I. INDICAZIONI GENERALI. Perché un catecumenato


Nella Chiesa antica – secondo la comune convinzione dei Padri – un chiaro orientamento cristiano di vita doveva precedere la celebrazione del sacramento.

INDICAZIONI GENERALI

Perché un catecumenato

4.L’idea di costruire degli itinerari catecumenali per il matrimonio non è nuova nella riflessione ecclesiale.1 Dopo i due Sinodi sulla famiglia del 2014 e del 2015, papa Francesco l’ha proposta a più riprese nel suo magistero ordinario ed essa ha gradualmente preso forma nella sua riflessione pastorale, disegnando le linee di rinnovati percorsi di accompagnamento al matrimonio.2

5.Nella Chiesa antica – secondo la comune convinzione dei Padri – un chiaro orientamento cristiano di vita doveva precedere la celebrazione del sacramento. « Prima bisogna diventare discepoli del Signore e poi essere ammessi al santo Battesimo », afferma San Basilio.3

Segni certi del nuovo orientamento di vita erano la fede e la conversione. Il catecumenato antico era, infatti, il tempo nel quale si formavano i candidati al Battesimo, alimentando in loro la fede e incoraggiandoli alla conversione. La fede apriva il cuore e la mente a Dio e all’opera di salvezza di Gesù Cristo, la conversione mirava a correggere comportamenti, abitudini, prassi di vita incompatibili con la nuova esistenza cristiana che i catecumeni stavano per abbracciare.

In modo analogo a quanto avveniva per il Battesimo nella Chiesa antica, una formazione alla fede e un accompagnamento nell’acquisizione di uno stile di vita cristiano, specificamente rivolti alle coppie, sarebbero di grande aiuto, oggi, in vista della celebrazione del matrimonio. 4 Il catecumenato, infatti, può ispirare in ogni epoca nuovi cammini di rinnovamento della fede perché propone uno stile di accompagnamento delle persone – pedagogico, graduale, ritualizzato – che conserva sempre la sua efficacia. Il catecumenato matrimoniale, nello specifico, non intende essere una mera catechesi, né trasmettere una dottrina. Esso mira a far risuonare tra i coniugi il mistero della grazia sacramentale, che appartiene loro in virtù del sacramento: far vivere la presenza di Cristo con loro e tra loro.5 Per questo è necessario, nei confronti di coloro che intendono sposarsi, superare lo stile di sola formazione intellettuale, teorica e generale (alfabetizzazione religiosa). È necessario percorrere con loro la strada che li conduca ad avere un incontro con Cristo, o ad approfondire questo rapporto, e a fare un autentico discernimento della propria vocazione nuziale, sia a livello personale che di coppia.6

1 L’espressione compare in vari studi sul tema, fra cui F. Coudreau, in Verkündigung und Glaube. Festgabe für F.X. Arnold, Freiburg 1958 e B. Häring, Sociologia della famiglia, Roma 1962. A partire dagli anni Sessanta, alcune conferenze episcopali l’hanno anche proposta in alcuni documenti nazionali e regionali. Inoltre, l’Esortazione apostolica Familiaris consortio, a partire dall’analogia con il catecumenato battesimale, già segna le tappe dell’itinerario per la preparazione al matrimonio: remota, prossima, immediata e l’accompagnamento successivo degli sposi (cfr. n. 66).

2 « Desidero raccomandare l’impegno di un catecumenato matrimoniale, inteso come itinerario indispensabile dei giovani e delle coppie, destinato a far rivivere la loro coscienza cristiana, sostenuta dalla grazia dei due sacramenti, Battesimo e matrimonio. Come ho ribadito altre volte, il catecumenato è per sé unico, in quanto battesimale, cioè radicato nel Battesimo, e al tempo stesso nella vita necessita del carattere permanente, essendo permanente la grazia del sacramento matrimoniale » (Francesco, Discorso in occasione dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale della Rota Romana, 29 gennaio 2018).

3 Basilio Di Cesarea, De baptismo I,

4 « Occorre […] rendere sempre più efficaci gli itinerari di preparazione al sacramento del matrimonio, per la crescita non solo umana, ma soprattutto della fede dei fidanzati. Scopo fondamentale degli incontri è quello di aiutare i fidanzati a realizzare un inserimento progressivo nel mistero di Cristo, nella Chiesa e con la Chiesa. Esso comporta una progressiva maturazione nella fede, attraverso l’annuncio della Parola di Dio, l’adesione e la sequela generosa di Cristo » (Francesco, Discorso in occasio­ne dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale della Rota Romana, 21 gennaio 2017).

5 « Dio che ha chiamato gli sposi “al” Matrimonio, continua a chiamarli “nel” Matrimonio » (Familiaris consortio, 51).

6 « Non si tratta di dare loro tutto il Catechismo, né di saturarli con troppi argomenti. Anche in questo caso, infatti, vale che non il molto sape­re sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e il gustare interiormente le cose. Interessa più la qualità che la quantità, e bisogna dare priorità – insieme ad un rinnovato annuncio del kerygma – a quei contenuti che, trasmessi in modo attraente e cordiale, li aiutino a impegnarsi in un percorso di tutta la vita con animo grande e liberalità » (Amoris laetitia, 207).

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