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giovedì 18 agosto 2022

(4/4) LA PREZIOSITA' DEI NUOVI CARISMI / Papa Francesco sopprime Comunità e Associazioni.

 


(continua da La Gioia del Vangelo: (3/4) I CRITERI DI DISCERNIMENTO / Papa Francesco sopprime Comunità e Associazioni. )

- Se hai detto che di per sé le comunità religiose o i gruppi di laici riconosciuti non servono a nulla, perché la Chiesa li riconosce e ce ne sono tanti, e perché molti vogliono essere riconosciuti ufficialmente?

Non ho detto che le comunità religiose e i gruppi di laici riconosciuti non servono a nulla. Anzi. Ho detto che per proteggere un carisma, renderlo più efficace e stabile per il bene della Chiesa, la Chiesa sceglie di dargli anche una conformazione giuridica. Ora, se la carità è il segno supremo e autentico della Chiesa e della santità, lo Spirito Santo dona molti carismi per l’edificazione della comunità e continuamente ringiovanisce la Chiesa attraverso carismi nuovi. In una comunità parrocchiale il Rosario in chiesa è un servizio molto prezioso. Ma il Rosario lo sanno dire tutti. Basta un quarto d’ora per imparare. Non c'è bisogno di formare un’Associazione particolare per questo. Fa parte dei carismi ordinari di ogni comunità cristiana, di ogni parrocchia. Quando invece un carisma più ricco, più originale, raccoglie molti partecipanti e si estende in una Diocesi, o in più Diocesi, in più Nazioni, dopo un certo numero di anni, quando questa esperienza e i suoi frutti si sono consolidati, e specialmente se il Fondatore sta per morire, si cerca di raccogliere le caratteristiche tipiche di questo carisma, dando loro una forma stabile e ufficiale. Se invece qualche gruppo ambisce da subito al riconoscimento ufficiale, è quasi sempre il segno che la sua iniziativa non viene da Dio ma dall'uomo solo. A volte si va troppo veloce nell’approvare un'esperienza nuova. Il caso del “Verbe de Vie” è esemplare: tre anni appena dopo il riconoscimento ufficiale sono iniziate segnalazioni di problemi seri, ma la Chiesa ha tardato a tenerne conto. 

Per i religiosi è necessario ufficializzare la nuova forma di vita a causa del voto di obbedienza. Ma ci sono gradi. Ho conosciuto una nuova Congregazione che, per un periodo, ha cercato con tutte le forze di fare il salto dal livello “diocesano” a quello “pontificio” senza vero motivo. Anche questo è vanità e brutto segno. Madre Teresa lo ha fatto quando aveva già centinaia di suore e tante comunità in tutto il mondo e perché il vescovo di Calcutta che l’aveva approvata stava per andare in pensione. San Francesco non voleva una Regola ufficializzata, “Bollata”, perché la sua Regola era il Vangelo, e le caratteristiche della sua forma di vita erano state approvate verbalmente dal Papa. Temeva, e a ragione, che la nuova Regola, essendo più giuridica, orientasse la mente dei frati più alle regole, e meno al Vangelo vissuto. Ma la Chiesa, saggiamente gli impose di redigere una nuova Regola, che fu poi “Bollata”. Infatti, a quel momento dello sviluppo dell’Ordine l’aspetto giuridico era necessario. Siccome però anche oggi qualcuno senza vocazione insiste per essere riconosciuto come religioso, la Santa Sede ha vietato ai singoli vescovi di erigere nuove Comunità senza il suo consenso scritto.

I carismi autentici sono doni preziosissimi di Dio per il bene della Chiesa. Il 15 maggio 2016, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato un Documento (“Iuvenescit Ecclesia”, la Chiesa ringiovanisce) che ribadisce questa convinzione, fermandosi sulle caratteristiche dei nuovi carismi sorti dopo il Concilio Vaticano II. (Lettera Iuvenescit Ecclesia ai Vescovi della Chiesa cattolica sulla relazione tra doni gerarchici e carismatici per la vita e la missione della Chiesa (15 maggio 2016). Il documento inizia così:

“I doni dello Spirito Santo nella Chiesa in missione

1. La Chiesa ringiovanisce in forza del Vangelo e lo Spirito continuamente la rinnova, edificandola e guidandola «con diversi doni gerarchici e carismatici» [1]. Il Concilio Vaticano II ha ripetutamente messo in rilievo l’opera meravigliosa dello Spirito Santo che santifica il Popolo di Dio, lo guida, lo adorna di virtù e lo arricchisce di grazie speciali per la sua edificazione. …

Le multiformi aggregazioni ecclesiali

2. Sia prima che dopo il Concilio Vaticano II sono sorte numerose aggregazioni ecclesiali che costituiscono una grande risorsa di rinnovamento per la Chiesa e per l’urgente «conversione pastorale e missionaria» [6] di tutta la vita ecclesiale. “

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