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martedì 16 agosto 2022

TU SEI SOLO UN UOMO, NON UN DIO. / Santo Stefano di Ungheria, 16 agosto.

 

Tiro attaccato dai Macedoni.

Il Signore attraverso il profeta Ezechiele se la prende con il re pagano di Tiro. Un profeta di Israele si sente chiamato a redarguire un re straniero e pagano! Interessante. È vero, i nostri Papi e santi hanno sempre annunciato la Buona Notizia e avvertito i popoli e i potenti, in particolare su questioni di fondo come quello della profezia di Ezechiele di oggi: non sei Dio ma mortale, ravvediti prima di morire. Sembra però che il mondo sia sordo... Questa profezia rimane comunque per noi un monito. Facilmente vogliamo fare le cose a modo nostro, essere il “dio della nostra vita”. Ma così non abbiamo la Vita.

E anche se siamo di buona volontà, non basta ad avere la Vita, a renderci giusti. "A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile»”.

La salvezza la dobbiamo ricevere da Dio, come abbiamo ricevuto la vita terrena e non ce la siamo data. “Senza di me non potete fare nulla”, dice Gesù. Dovremmo pensarci di più. Anche se il Signore tiene conto di ogni nostro gesto positivo e questi ci aprono il cuore a ricevere la sua Grazia. Santo Stefano fa parte di questi re cristiani che lo hanno capito e hanno trovato nel Vangelo anche la chiave per il buon governo e il progresso dei loro popoli.

 

Prima Lettura  Ez 28, 1-10
Mentre tu sei un uomo e non un dio, hai reso il tuo cuore come quello di Dio.

Dal libro del profeta Ezechièle
Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Figlio dell’uomo, parla al principe di Tiro: Così dice il Signore Dio:
Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto:
“Io sono un dio,
siedo su un trono divino in mezzo ai mari”,
mentre tu sei un uomo e non un dio,
hai reso il tuo cuore come quello di Dio,
ecco, tu sei più saggio di Daniele,
nessun segreto ti è nascosto.
Con la tua saggezza e la tua intelligenza
hai creato la tua potenza
ammassato oro e argento nei tuoi scrigni;
con la tua grande sapienza e i tuoi traffici
hai accresciuto le tue ricchezze
e per le tue ricchezze si è inorgoglito il tuo cuore.
Perciò così dice il Signore Dio:
Poiché hai reso il tuo cuore come quello di Dio,
ecco, io manderò contro di te
i più feroci popoli stranieri;
snuderanno le spade contro la tua bella saggezza,
profaneranno il tuo splendore.
Ti precipiteranno nella fossa
e morirai della morte degli uccisi in mare.
Ripeterai ancora: “Io sono un dio”,
di fronte ai tuoi uccisori?
Ma sei un uomo e non un dio,
in balìa di chi ti uccide.
Per mano di stranieri morirai
della morte dei non circoncisi,
perché io ho parlato».

Salmo Responsoriale
   Dt 32,26-28.30.35-36
Il Signore farà giustizia al suo popolo.

«Io ho detto: Li voglio disperdere,
cancellarne tra gli uomini il ricordo,
se non temessi l’arroganza del nemico.
Non si ingannino i loro avversari.

Non dicano: La nostra mano ha vinto,
non è il Signore che ha operato tutto questo!
Sono un popolo insensato
e in essi non c’è intelligenza.

Come può un uomo solo inseguirne mille
o due soli metterne in fuga diecimila?
Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti,
il Signore li ha consegnati?

Sì, vicino è il giorno della loro rovina
e il loro destino si affretta a venire».
Perché il Signore farà giustizia al suo popolo
e dei suoi servi avrà compassione.   

Canto al Vangelo 
 2 Cor 8,9 
Alleluia, alleluia.

Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 19, 23-30
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».

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