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venerdì 12 agosto 2022

IL SIGNORE NON CI ABBANDONA MAI / Santa Maria Francesca De Chantal, 12 agosto.

 

San Francesco Di Sales e le prime Visitandine.

Ezechiele attraverso la parabola della sposa infedele benché colmata di doni da parte del suo Sposo, ricorda la condizione di Israele con Dio: “Tu disprezzi i popoli pagani ma Abramo, prima che io lo scegliessi era uno di loro e non saresti nulla di più se non avessi fatto e mantenuto l’Alleanza con te! Anzi, ti sei infatuata perché ti sei trovata per grazia in una condizione superiore e hai tradito!”

Oggi ricordiamo volentieri santa Maria Francesca De Chantal, grati per la presenza delle sue Suore Visitandine nella nostra Comunità diocesana, sulla Collina dei Camaldoli. In che cosa la vita di questa santa si rispecchia nelle letture? Anche lei è diventata ciò che è grazie al Signore che ha usato però il tramite di san Francesco Di Sales come Padre Spirituale. Il rapporto tra loro è stato anche un interscambio, un arricchimento reciproco. Non so di peccati o di presunzione manifesti da parte sua prima del suo cammino con il Santo Vescovo Di Sales. Anzi, vedova, donna di preghiera e di opere, capace e pia, sembrava “già perfetta”, “già santa”, con tanti attestati di stima da parte di tutti. Poi ha iniziato la vita contemplativa e cominciato ad aprire gli occhi su se stessa, al punto di non sentirsi più degna di avvicinarsi a Dio. Da “già santa” si scoprì grande peccatrice, al punto di avere la tentazione di fuggire. E san Francesco Di Sales dovette rassicurarla con una frase potente che, in sostanza, diceva: “non solo potete andare verso Dio ma, secondo me, se uno non si scopre peccatore dalla punta dei cappelli fino alla punta delle unghie dei piedi, non può avere veramente fiducia in Dio”.

Dio non ci abbandona mai. Se ci chiede di non lasciare il marito, la moglie, ma di amarli  malgrado la nostra debolezza, è perché Lui per primo non ci abbandona. Beato chi crede nel Vangelo e lo mette in pratica, lasciandosi guidare e istruire dallo Spirito Santo.

 

Prima Lettura  Ez 16,1-15.60-63
La tua bellezza era perfetta. Ti avevo reso uno splendore. Tu però ti sei prostituita.

Dal libro del profeta Ezechièle
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, fa’ conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. Dirai loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era un Amorreo e tua madre un’Ittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato il cordone ombelicale e non fosti lavata con l’acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale né fosti avvolta in fasce. Occhio pietoso non si volse verso di te per farti una sola di queste cose e non ebbe compassione nei tuoi confronti, ma come oggetto ripugnante, il giorno della tua nascita, fosti gettata via in piena campagna.
Passai vicino a te, ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue e cresci come l’erba del campo. Crescesti, ti facesti grande e giungesti al fiore della giovinezza. Il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta ormai alla pubertà, ma eri nuda e scoperta.
Passai vicino a te e ti vidi. Ecco: la tua età era l’età dell’amore. Io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità. Ti feci un giuramento e strinsi alleanza con te – oracolo del Signore Dio – e divenisti mia. Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti unsi con olio. Ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di stoffa preziosa. Ti adornai di gioielli. Ti misi braccialetti ai polsi e una collana al collo; misi al tuo naso un anello, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul tuo capo. Così fosti adorna d’oro e d’argento. Le tue vesti erano di bisso, di stoffa preziosa e ricami. Fior di farina e miele e olio furono il tuo cibo. Divenisti sempre più bella e giungesti fino ad essere regina. La tua fama si diffuse fra le genti. La tua bellezza era perfetta. Ti avevo reso uno splendore. Oracolo del Signore Dio.
Tu però, infatuata per la tua bellezza e approfittando della tua fama, ti sei prostituita, concedendo i tuoi favori a ogni passante. Ma io mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un’alleanza eterna, perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto». Oracolo del Signore Dio.

Salmo Responsoriale   Is 12,2-6
La tua collera, Signore, si è placata e tu mi hai consolato.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.  

Canto al Vangelo 
  1Ts 2,13
Alleluia, alleluia.

Accogliete la parola di Dio,
non come parola di uomini,
ma, qual è veramente, come parola di Dio.
Alleluia.

Vangelo  
 Mt 19, 3-12
Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: “Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne”? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?».
Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio».
Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi».
Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».

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