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venerdì 19 agosto 2022

IL PROGETTO DELL'AGGRESSORE RUSSO E' UNA MINACCIA PER TUTTA L'UMANITA' / Messaggio dell'Arcivescovo Shevchuk nel giorno 176 dell'invasione russa.

 


Nel suo messaggio di ieri, l’arcivescovo Shevchuk attirava l’attenzione su vari punti ma in particolare su uno che ci riguarda direttamente e tragicamente tutti. Egli scrive:

“Purtroppo, vediamo oggi come la guerra in Ucraina costituisca una sfida per il diritto internazionale. L'aggressore russo non rispetta nessuno: neppure i propri cittadini, né i diritti dell'Ucraina, né la sua sovranità statale, culturale o spirituale. Disprezza il diritto internazionale e le istituzioni internazionali. Pertanto, ciò che sta accadendo oggi in Ucraina riguarda tutta l’umanità perché tocca le fondamenta stesse del diritto internazionale.”

Non dimentichiamo l’Ucraina, il suo popolo martoriato e testimone. Se lo abbandoniamo nelle mani di un potere che disprezza il diritto e le istituzioni internazionali, e vuole creare un ordine nuovo attraverso la violenza e la guerra, siamo tutti minacciati. Dobbiamo ottenere dai nostri politici che non appoggeranno mai questo potere, perché non ci può essere convivenza e pace, progresso, attraverso la violenza.  

 

18 agosto 2022
Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
Oggi è giovedì 18 agosto 2022. Da 176 giorni l'Ucraina resiste a una sanguinosa battaglia impari contro l'aggressore russo. Anche ieri e la notte scorsa la terra ucraina ha tremato sotto le bombe e i missili russi.
Sono in corso pesanti combattimenti lungo l'intera linea del fronte, dalla regione di Kharkiv fino a quella di Kherson. I combattimenti più intensi sono concentrati nella regione di Donetsk. Intorno alle città di Avdiivka, Bakhmut e Kramatorsk sono in corso feroci  battaglie, e il nemico attacca, incessante, le posizioni delle nostre truppe.
Ma durante la notte passata la tragedia più grande si è verificata a Kharkiv. Il nemico ha bombardato potentemente la città più volte, in particolare con i razzi. Molte persone sono morte. Gli edifici residenziali in diversi quartieri della città sono ancora in fiamme. Ci sono decine di feriti…
Quello che fa più male, però, è che i russi con un razzo hanno colpito un dormitorio dove risiedevano le persone con problemi di udito che non riuscivano nemmeno a sentire l'allarme aereo. Adesso è in corso il loro salvataggio. Sotto gli attacchi si trovano la nostra Mykolaiv e le altre città nel sud della nostra patria.
Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina combatte. L'Ucraina prega.

Nei giorni precedenti abbiamo parlato dei diritti umani, della loro origine, del loro contenuto e del loro scopo. Ma è ovvio per tutti noi che non basta parlare solo di diritti umani. I diritti sono sempre e indissolubilmente legati ai doveri. Nella società umana ogni diritto dell’individuo è legato al dovere di tutte le altre persone. Vale a dire, il dovere di riconoscere e rispettare questo diritto.
Coloro che reclamano i propri diritti dimenticando, al contempo, di rispettare e di adempiere ai relativi doveri verso le altre persone, verso i diritti di un'altra persona, la disprezzano, sono persone che con una mano costruiscono, e distruggono con l'altra. Affermando i diritti umani, tutti insieme dobbiamo schierarci alla loro difesa. Dobbiamo sentire le nostre responsabilità in relazione ai diritti delle altre persone.
Oggi, inoltre, desidero richiamare la vostra attenzione anche sul fatto che di determinati diritti, tutelati dal diritto civile, godono non solo i singoli, perché anche le nazioni e gli stati hanno i propri diritti e le responsabilità. Oggi, per poter parlare della pacifica convivenza dell'umanità, è necessario rafforzare il diritto internazionale perché ciò che vale per un individuo vale anche per le nazioni.
La Chiesa insegna che il diritto internazionale si basa sul principio del pari rispetto degli Stati, del diritto di ogni persona all’autodeterminazione, e sul principio della libera cooperazione per il bene superiore e comune dell'umanità. Vale a dire, i diritti dei popoli non sono altro che diritti dell’essere umano praticati al più alto livello internazionale. Ed è per questo che oggi diciamo che ogni nazione, ogni popolo ha il diritto fondamentale all'esistenza, alla propria lingua e cultura attraverso le quali si manifesta e si sviluppa. Ha diritto alla sua sovranità spirituale, a vivere secondo i propri costumi, ad eccezione, ovviamente, della violazione dei diritti umani fondamentali e, in particolare, dell'oppressione delle minoranze.
Ogni nazione ha il diritto di costruire il proprio futuro attraverso un'adeguata educazione delle giovani generazioni. L'ordine internazionale richiede un equilibrio tra il singolo, parziale, e il comune, universale. E tutti siamo chiamati a raggiungere questo obiettivo, questo equilibrio, questa pacifica convivenza che si basa sul rispetto reciproco di tutte le nazioni. Dopotutto, il primo dovere di tutti noi è vivere in pace, nel rispetto e nella solidarietà con gli altri popoli.
Purtroppo, vediamo oggi come la guerra in Ucraina costituisca una sfida per il diritto internazionale. L'aggressore russo non rispetta nessuno: neppure i propri cittadini, né i diritti dell'Ucraina, né la sua sovranità statale, culturale o spirituale. Disprezza il diritto internazionale e le istituzioni internazionali. Pertanto, ciò che sta accadendo oggi in Ucraina riguarda tutta l’umanità perché tocca le fondamenta stesse del diritto internazionale.
Oggi vorrei rivolgermi in modo particolare alle nostre nonne e ai nonni, agli anziani. Voi, nonni, siete il tesoro del nostro popolo, della Chiesa e dello Stato. La vostra esperienza di vita, che avete acquisito attraverso il duro, duro lavoro, l'esperienza che insegna a comprendere il vero valore della vita umana, il vero prezzo del pane onestamente guadagnato è indispensabile per l'umanità di oggi, per i vostri figli e soprattutto per i vostri nipoti.
Oggi, in particolare, è vitale per il popolo ucraino la vostra esperienza spirituale, l'esperienza spirituale della fede, la capacità di pregare, sperimentare spiritualmente e vedere la realtà più profondamente attraverso gli occhi della fede. Pertanto, oggi mi rivolgo a voi per assicurare a ognuno di voi il nostro rispetto nazionale, il rispetto di tutta la Chiesa. Vogliamo circondarvi con il nostro amore, le nostre preghiere e il nostro sostegno. Durante la guerra sono i nostri pensionati, gli anziani, i più vulnerabili di fronte alla tragedia che ha colpito la nazione. Vediamo che nella zona di guerra la popolazione civile è composta principalmente da anziani che non hanno un posto dove andare o perché non possono farlo a causa della loro salute.
*Pertanto, oggi la nostra speciale preghiera va soprattutto a coloro che si trovano nelle zone di combattimento, che vivono nei rifugi antiaerei, a coloro che ogni giorno sono in pericolo di morte. Tutti si sono commossi davanti al filmato di un nonno anziano che cullava tra le braccia la sua nipotina appena nata, costretto, insieme a lei, a lasciare la sua casa e essere evacuato.
Che il Signore Dio vi rafforzi e vi benedica. E voi condividiate generosamente la vostra esperienza con i giovani perché per i vostri figli e nipoti siete veri portatori delle radici del popolo, della nostra vita spirituale e culturale.
O Dio, benedici l'Ucraina. O Dio, concedi all'Ucraina una pace giusta. O Dio, insegna a tutte le nazioni a rispettarsi a vicenda e ad affermare il principio fondamentale del diritto internazionale per il bene della pace e della tranquillità sulla terra ucraina, per il bene della pace e della tranquillità in un mondo così travagliato. O Dio, concedi all'Ucraina la vittoria e la pace.
La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per gli uomini, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
 Sia lodato Gesù Cristo!

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