Visualizzazioni totali

venerdì 11 marzo 2022

VA A RICONCILIARTI PRIMA CON IL TUO FRATELLO / venerdì 1a sett. Quaresima.

 



“Se il malvagio si allontana da tutti i peccati … vivrà. Se il giusto si allontana dalla giustizia … morirà.”

Non temere il peccato mortale commesso per sbaglio in fin di vita per cui vai all’inferno dopo una vita buona, come non cullarti nell’illusione del “tanto all’ultimo momento mi convertirò!” Dio ci vuole salvare a tutti i costi e la croce di Cristo, il suo radunare i discepoli dopo la risurrezione, ne sono la prova migliore. Il testo biblico parla di allontanamento, quindi di un processo nel tempo. Se può esistere il miracolo della conversione all’ultimo momento, la realtà comune è che “l’albero cade dove pende”. Chi invoca ogni giorno da Dio la grazia della conversione e cammina nella via del bene non deve temere lo sbaglio finale improvviso che lo condanna. Anche in questo caso avrebbe la grazia del pentimento. Il peccato raggiunge il profondo del cuore progressivamente. Molto pericoloso è invece l’adagiarsi sul “Dio è misericordioso…”. L’abitudine a rimandare la conversione diventa sempre più forte e difficile da ribaltare. L’albero cade normalmente dal lato dove pende!

 Per la Chiesa ci sono quindi due peccati opposti gravissimi:

Il primo è la “disperazione finale”: Dio non può perdonarmi, ho fatto troppi peccati, è troppo tardi ormai…. No! Coraggio, gridiamo a Dio: Anch’io sono figlio di Abramo. Signore non permettere che vada perduto questo tuo figlio indegno. Gesù, pietà, ricordati di me adesso che sei entrato nel tuo Regno! Signore Gesù, Figlio del Dio vivo, abbi pietà di me peccatore! Fa che io non dubiti mai del tuo amore!

Il secondo è la “presunzione di salvarsi senza conversione”: tanto Dio è misericordioso… Questa ideologia è molto diffusa ma contraddice palesemente il Vangelo. Si dice: “Tranquillo, Dio ti ama così come sei!” Verissimo. A condizione però di non dimenticare la necessità di convertirsi alla verità, alla carità, a mettersi in cammino dietro a Gesù. Gesù dice: io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi». (Lc 5:32).

E il Vangelo di oggi ci presenta esigenze molto forti di conversione. In particolare Gesù dice: Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, …  altrimenti  non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!” La guerra (oggi sotto i nostri occhi) è l’esempio perfetto del “non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!” Seguendo l’attualità parliamo (preghiamo) tutti affinché si trovi una soluzione rapida, un accordo, tutte le nazioni del mondo si uniscano per salvare i bambini e le donne afgani, siriani, i rohingya, i tibetani, adesso i profughi ucraini. E poi non cambia nulla. E sputiamo sentenze sui grandi del mondo. E' vero la guerra si può e si deve evitare. E aggredire le popolazioni civili è sempre un crimine. Però come mai se si tratta di abbassarti, di tendere una mano, di chiedere perdono, di rinunciare a qualcosa dell’eredità dei genitori,... rimani sulle tue posizioni, accampi i tuoi diritti, soprattutto se qualcuno non deve sacrificarsi come io mi sono sacrificato? Da lì nascono tutte le guerre.

Oggi andrò da qualcuno che ce l’ha con me e mi riconcilierò.

 

Prima Lettura   Ez 18, 21-28
Forse che io ho piacere della morte del malvagio, o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?

Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio:
«Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio – oracolo del Signore – o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l’empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.
Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 129
Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.

Più che le sentinelle all’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe. 

Canto al Vangelo
   Ez 18,31
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore,
e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo
   Mt 5, 20-26
Va' prima a riconciliarti con il tuo fratello.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

Nessun commento:

Posta un commento