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lunedì 14 marzo 2022

PREGHIAMO PER L'UCRAINA, PREGHIAMO PER I NOSTRI NEMICI / messaggio dell'Arcivescovo Shevchuk

 

Scorcio della Laura di Sviatohirsk,
del Patriarcato di Mosca in Ucraina,
 bombardato dai russi nella notte di sabato
a domenica perché aveva accolto profughi.

Dopo la ferma condanna del Papa ieri dell'aggressione armata, in particolare contro civili, i messaggi dell'Arcivescovo Shevchuk ci aiutano a sentire più dall'interno questa situazione ma sempre con una visione cristiana.

Ucraina

Videomessaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina nel 18mo giorno di guerra in Ucraina

 

[Text: Italiano, English, Español, Français]

(Chiesa greco-cattolica ucraina, Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore, Roma)
13 marzo 2022

Video (enes)
Sia lodato Gesù Cristo!
Miei cari fratelli e sorelle in Cristo,
oggi è domenica, 13 marzo 2022, e l’Ucraina sta vivendo la 18° giornata di questa terribile guerra.
Grazie all’eccezionale coraggio delle nostre forze armate gli ucraini sono riusciti a fermare il nemico su quasi tutte le direzioni. Sentiamo adesso una specie di calma provvisoria in Ucraina, specialmente in questa giornata domenicale, ma sono le notti ucraine che destano preoccupazione. Proprio di notte il nemico bombarda le città con gli abitanti all’interno, distruggendo le strutture civili e uccidendo la popolazione.
Questa notte abbiamo visto situazioni terribili: con le bombe è stata colpita la Laura di Sviatohirsk, importante monastero della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca, sita sul territorio della Regione di Donetsk, dove si trovavano molte persone, numerosi profughi. Vengono distrutti i nostri edifici di culto, le nostre città bruciano in tutta l’Ucraina.
L’amministrazione nazionale ucraina ci informa che il nemico ricorre a diverse armi il cui uso è proibito dalle convenzioni internazionali. Così questa notte a Popashnoje, regione di Donetsk, sono state utilizzate le bombe incendiarie al fosforo che provocano gravissime ferite dei civili.

Questa notte in Ucraina è stata inquieta, pesante, ma è arrivato il mattino, il mattino di domenica, e noi ci troviamo di fronte al volto di Dio e preghiamo. Preghiamo per l’Ucraina. Preghiamo per i nostri difensori. Preghiamo per tutti quelli che hanno subito danni a causa di questa guerra. Preghiamo per i nostri nemici venuti sulla nostra terra per seminare la distruzione, per seminare la morte, la paura, per seminare gravi mutilazioni.
Sappiamo che adesso, durante la Quaresima, c’è un bisogno speciale del nostro popolo di confessarsi. La Quaresima rappresenta il momento del pentimento, il momento quando noi, cristiani, ci affrettiamo a ricevere questo Sacramento per ammettere i propri peccati, per ricevere il perdono e remissione dei peccati dal nostro Signore.
Tutti i nostri sacerdoti sono pronti a servire il proprio popolo, e svolgono il loro ministero ovunque si trovino: sui territori occupati, nelle città assediate. In tutte le nostre città e paesi, le chiese sono aperte praticamente 24 ore su 24, per poter servire la gente.
Ci si rivolgono, inoltre, molte persone nelle situazioni in cui non hanno la possibilità di incontrare il proprio sacerdote. Sappiamo he la confessione è possibile solo quando il sacerdote è presente di persona e vi è un incontro personale con quello che, a nome del nostro Signore Dio, ha il potere di donarci la remissione dei nostri peccati.
Tuttavia, nelle situazioni in cui la presenza del ministro, per accedere al Sacramento della penitenza, non è possibile, bisogna ricorrere alla possibilità di ottenere il perdono dei peccati attraverso il perfetto atto di penitenza: ci pentiamo di fronte a Dio per i nostri peccati. Non perché abbiamo paura, paura di una punizione, ma perché comprendiamo di aver offeso l’amore di Dio. Ci pentiamo profondamente dei nostri peccati quando avvertiamo il dolore per i nostri peccati nei confronti dell’amore: l’amore di Dio per l’essere umano.
In queste situazioni eccezionali desidero ringraziare tutti quelli che sono solidali con l’Ucraina. Desidero ringraziare la Conferenza dei vescovi scandinavi che hanno chiaramente condannato l’aggressore e l’aggressione contro l’Ucraina e sostengono il nostro popolo ucraino. Desidero ringraziare i patriarchi d’Oriente: Patriarca melchita e quello della Siria, voglio ringraziale il Patriarca caldeo dell’Iraq. Loro hanno espresso il proprio sostegno alla nostra Chiesa e al nostro popolo.
Preghiamo per l’Ucraina, lottiamo per la nostra libertà, e chiediamo: O Signore, accogli le nostre preghiere, dona la pace all’Ucraina, dona la vittoria all’Ucraina, dona all’Ucraina il cielo sereno e la vita senza guerra al suo popolo.    
La benedizione del Signore sia su di voi con la Sua grazia, oggi e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo!

 

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