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martedì 15 marzo 2022

UMILIARCI PER PORRE FINE ALLA GUERRA / martedì 2a sett. Quaresima.

 

"Umiliarsi è lo stile di Dio". Papa Francesco.

“Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato”.

Il Signore denuncia con forza, talvolta “insultandoli”, i peccatori come oggi Isaia (Sono tante nella Bibbia le espressioni molto forti! Le posso usare anch’io  qualche volta? Solo qualche volta…). Ma Dio offre sempre la sua misericordia al primo accenno di pentimento. L’esigenza però del Vangelo rimane: chi si esalterà sarà umiliato (Lc 18:14: il fariseo e il pubblicano al Tempio).

Ma, ecco, chi si umilierà (volontariamente)sarà esaltato. Però Signore è già difficile accettare le umiliazioni! Anche se poi c'è un frutto buono: Bene per me se sono stato umiliato, perché impari ad obbedirti”.(Salmo 118,71; vedi i versetti 67 e 75: “con ragione mi hai umiliato”). E anche il Servo è stato umiliato: “Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato”. (Is 53:4).

Ma Gesù invita ad umiliarsi volontariamente! Lui lo ha fatto: “apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome;” (Fil. 2,7-9).

Oggi chiederò a Dio di scoprire come umiliarmi volontariamente. Si sa che l’orgoglio gioca un ruolo fondamentale nell’inizio delle guerre e nella difficoltà a porci fine. Al momento in cui la ragione ci dice che è una follia intraprendere o continuare la guerra, l’orgoglio ci blocca. Anche nelle guerre più piccole, domestiche, quotidiane nostre.

 

Prima Lettura   Is 1, 10.16-20
Imparate a fare il bene, cercate la giustizia.

Dal libro del profeta Isaìa
Ascoltate la parola del Signore,
capi di Sòdoma;
prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio,
popolo di Gomorra!
«Lavatevi, purificatevi,
allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.
Cessate di fare il male,
imparate a fare il bene,
cercate la giustizia,
soccorrete l’oppresso,
rendete giustizia all’orfano,
difendete la causa della vedova».
«Su, venite e discutiamo
– dice il Signore.
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada,
perché la bocca del Signore ha parlato».

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 49 
A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.

Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili.

Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?

Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.

Canto al Vangelo 
  Ez 18,31
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore,
e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo 
  Mt 23, 1-12
Dicono e non fanno.

Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

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