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venerdì 4 marzo 2022

GUERRA CONTRO L'UCRAINA: COSA SIGNIFICA CHE "LO SPOSO SARA' LORO TOLTO"? / Venerdì dopo le Ceneri.

 


“quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.”

Sappiamo che il Signore è sempre con noi. Ma oggi “lo sposo ci è stato tolto”. Se ad una festa di nozze succede un incidente, se la casa a fianco crolla seppellendo i suoi abitanti, il clima cambia e la spensieratezza fa posto alla sollecitudine per chi è piombato nel dolore. Il dramma dell'Ucraina ci impone una quaresima più impegnata.

La moltiplicazione di gesti di accoglienza e anche di eroismo per salvare vite e valori umani fondamentali ci consola. Ma non impediscono che siamo scioccati dalla sofferenza inflitta ad un popolo innocente e anche, profondamente, dal tradimento della pace da parte di uomini che dovrebbero essere i primi operatori di pace. Il Patriarca Kyrill e altri membri del clero del Patriarcato di Mosca si sono affiancati alla politica di aggressione contro l’Ucraina e la sua popolazione inerme. E fa tanto male, anche se sempre di più preti e vescovi ortodossi si dissociano, oltre a tante altre persone e personalità laiche russe. Ci sono anche le dichiarazioni coraggiose dei vescovi cattolici in Russia e Bielorussia, e, quelle meno rischiose ma non per questo meno impegnative di tanti altri come il presidente dei vescovi polacchi, ecc. Grida a squarciagola, non avere riguardo; alza la voce come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti …”

Continuiamo la nostra preghiera e il nostro digiuno affinché lo sposo ci sia ridonato e possiamo celebrare le sue nozze nella luce di Pasqua. L’unione con Dio nell’abbandono alla sua volontà è sempre il punto di partenza e la condizione di ogni azione efficace, e, tramite la solidarietà reale di tutta l’umanità, raggiunge le persone e i luoghi più lontani.

 

Prima Lettura   Is 58, 1-9
È forse questo il digiuno che bramo?

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Grida a squarciagola, non avere riguardo;
alza la voce come il corno,
dichiara al mio popolo i suoi delitti,
alla casa di Giacobbe i suoi peccati.
Mi cercano ogni giorno,
bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia
e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;
mi chiedono giudizi giusti,
bramano la vicinanza di Dio:
“Perché digiunare, se tu non lo vedi,
mortificarci, se tu non lo sai?”.
Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari,
angariate tutti i vostri operai.
Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi
e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate più come fate oggi,
così da fare udire in alto il vostro chiasso.
È forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l’uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno
e giorno gradito al Signore?
Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”».

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 50
Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Canto al Vangelo
   Am 5, 14
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Cercate il bene e non il male, se volete vivere,
e il Signore sarà con voi.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo
   Mt 9, 14-15
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».  

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